La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha eseguito un’ordinanza di custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Catania su richiesta della Procura Distrettuale nei confronti di Rabuazzo Pasquale di anni 54 ritenuto responsabile di violenza sessuale a minore.
Alcune settimane addietro, personale della Questura di Catania, sorprendeva l’uomo in compagnia di un ragazzo di anni 14 in atteggiamenti intimi, appartato, all’interno della sua autovettura in una strada poco frequentata del centro cittadino.
Il Rabuazzo, alla vista della volante della Polizia, tentava la fuga, venendo ugualmente bloccato ed identificato dagli operanti. La Procura della Repubblica avviava le indagini preliminari, delegate alla Polizia Postale, in conseguenza delle quali veniva emessa misura cautelare in carcere per il delitto di cui sopra.
In seguito ad accertamenti immediatamente svolti dalla Polizia Postale di Catania sul computer in uso all’uomo (sequestrato in occasione di perquisizione domiciliare), emergeva che lo stesso era solito navigare in internet, visitando siti dal contenuto pedopornografico e si accertava altresì che lo stesso deteneva numerose immagini (non pornografiche) del minore in compagnia del quale era stato sorpreso dalla Polizia.
La pregressa frequentazione con il bambino abusato emergeva altresì dai numerosi contatti telefonici intercorsi tra il Rabuazzo ed il minore nei mesi precedenti all’avvio delle indagini (riscontrati attraverso l’analisi sui tabulati dei telefoni in uso all’uomo).
La Polizia Postale accertava, inoltre, che il Rabuazzo aveva pubblicato diversi annunci su alcuni siti web in cui ricercava ragazzi giovanissimi per prestazioni sessuali a pagamento.
Annunci del medesimo tenore, sempre recanti l’indicazione dell’utenza cellulare in uso al Rabuazzo, venivano rinvenuti dalla Polizia Postale all’interno di alcuni bagni pubblici della città.
Da ultimo, le capillari indagini svolte consentivano di apprendere che il Rabuazzo è soggetto sieropositivo e conseguentemente a rischio contagio per quanti abbiano con egli intrattenuto rapporti sessuali.
Appare quindi doveroso segnalare l’accaduto alla collettività, in guisa da consentire a quanti abbiano intrattenuto rapporti a rischio contagio con il Rabuazzo di determinarsi al fine di svolgere accertamenti sanitari e di segnalare eventuali abusi all’autorità giudiziaria.