Personale della Squadra Mobile, a seguito delle indagini, coordinate dalla locale Procura Distrettuale della Repubblica, avviate la mattina dello scorso 8 ottobre, immediatamente dopo l’arrivo al porto di Catania di 263 migranti di nazionalità siriana ed egiziana, ha individuato due “scafisti” di nazionalità egiziana che avevano condotto l’imbarcazione dove viaggiavano i migranti prima di essere soccorsi, a circa 70 miglia nautiche dalle coste italiane, e trasbordati sulla nave mercantile battente bandiera panamense. A seguito dell’attività svolta, l’Autorità Giudiziaria ha emesso decreto di fermo, contestando i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati in materia di immigrazione clandestina, in concorso con persone non identificate, e di favoreggiamento dell’ingresso clandestino nel territorio dello Stato, nei confronti di: Habdi Abdissatar Mousa (cl.1992) e Solaiman Salem Mohammed (cl.1993). Il provvedimento, eseguito già alla fine della scorsa settimana, è stato convalidato dal G.I.P., pertanto i predetti cittadini egiziani permangono ristretti presso la casa circondariale di Catania – Piazza Lanza. Le testimonianze dei migranti hanno evidenziato che erano partiti dalle coste egiziane per affrontare un viaggio per il quale alcuni hanno pagato sino a 6.500 dollari.