FOTO. Personale della Polizia di Stato ha posto in stato di fermo di indiziato di delitto i seguenti cittadini siriani: FAHEL Mustafa (cl.1978); ASSOUM Ali (cl.1990); SAHYOUNI Imad Ahmad (cl. 1994); ALI Ibrahim (cl.1986); IBRAHIM Mohmmad (cl.1993); ABBAS Mohamad (cl. 1987), in quanto gravemente indiziati del reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
In particolare, alle ore 00.30 circa del decorso 17 ottobre giungeva presso il Porto di Catania un mercantile denominato “TISS”, di circa 60 metri con scafo blu e sovrastrutture bianche su cui viaggiavano 323 migranti, che era stato localizzato in acque internazionali da unità della Marina Militare “Nave Spica”, successivamente supportata da “Nave San Giusto”.
La predetta unità navale, a seguito di richiesta di SOS lanciata via radio, soccorreva il mercantile “TISS” riscontrando nell’immediatezza che non vi era alcuno a governare l’imbarcazione. Seguendo una consolidata prassi, atteso che era stato designato il Porto di Catania quale località di approdo del mercantile, sotto il coordinamento della locale Procura Distrettuale della Repubblica, la Marina Militare, in collaborazione con questa Squadra Mobile, avviava immediati accertamenti in merito alla navigazione del mercantile “TISS” sulla base del numero identificativo rilevato sul natante che risultava battente bandiera moldava.
Dall’analisi della rotta emergeva un dato rivelatosi fondamentale per le investigazioni: il mercantile era partito dalla Turchia. Le Autorità turche, opportunamente interpellate dalla Marina Militare italiana, fornivano ampia collaborazione segnalando che il mercantile “TISS” era partito dal porto di Tuzla (Turchia) il 18 settembre 2014 con nr. 6 uomini di equipaggio di nazionalità siriana – di cui fornivano la crew list – diretta verso il Porto di Beirut.
Personale di questa Squadra Mobile, di intesa con la Procura Distrettuale di Catania, prima dell’arrivo della nave mercantile “TISS”, inviava personale dipendente che, collaborato da un interprete di lingua araba, avviava le attività investigative. Le indagini, proseguite al momento dell’arrivo a Catania ed il trasferimento presso il palazzetto di “piazza Spedini”, svolte secondo metodi tradizionali, consentivano di individuare i componenti dell’equipaggio che venivano anche riconosciuti da taluni dei migranti. In particolare, le indagini consentivano di individuare i ruoli di ciascuno dei componenti dell’equipaggio facendo emergere che FAHEL Mustafa e IBRAHIM Mohmmad erano rispettivamente capitano e 2° capitano mentre ABBAS Mohamad risultava avere il ruolo di vivandiere del mercantile. Completate le operazioni di trasbordo dei migranti, dopo un accurato controllo svolto dagli investigatori collaborati da esperti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica (per i rilievi di rito) e della Squadra Nautica della Questura di Catania (per il controllo e sequestro di documenti di bordo e strumentazioni tecniche) è stato sottoposto a sequestro preventivo e probatorio, giusto decreto emesso in data 16.10.2014 dalla Procura della Repubblica di Catania.
I fermati sono stati associati presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” a disposizione dell’A.G.
Nella giornata del 20 decorso il G.I.P. di Catania ha convalidato i fermi disponendo la custodia cautelare in carcere.
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Inoltre, nella tarda serata del 19 ottobre u.s., personale della Polizia di Stato ha posto in stato di fermo di indiziato di delitto i sedicenti cittadini extracomunitari: NDONGO Djibi (cl.1985 del Senegal); J. Y. e F. D. (entrambi diciassettenni del Gambia) in quanto gravemente indiziati del reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
I predetti sono stati individuati quali componenti dell’equipaggio di un gommone di circa 10 metri su cui viaggiavano 87 migranti soccorsi, in acque internazionali, dal pattugliatore della Guardia Costiera “Oreste Corsi”, giunto alle ore 13.00 circa di ieri presso il Porto di Catania con 268 migranti.
I fermati sono stati associati presso la casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” ed il Centro di Prima Accoglienza di via R. Franchetti a disposizione delle rispettive A.G.