Appuntamenti dal 2 al 4 ottobre nei siti di Palazzo della Cultura, Castello Ursino e via Casa del Mutilato. E’ la musica, classica jazz e mediorientale, a riempire le serate di oggi, domani e venerdì del cartellone “Percorsi d’autunno”, promosso dall’assessorato ai Saperi e alla Bellezza condivisa del Comune di Catania.
Questa sera, alle 21, la sala conferenze del Palazzo di via Landolina ospita l’Istituto musicale Vincenzo Bellini con il Quintetto di fiati in concerto. Sul palco, Stefania Sgroi (flauto), Francesca Scavo (oboe), Serena Drago (clarinetto), Mirko Calcaterra (fagotto), Lucio Luca Grasso (corno). Le musiche sono di Giuseppe Maria Cambini, Giulio Briccialdi, Paul Hindemith, Claude-Paul Taffanel, Jacques Ibert. L’ingresso è gratuito.
Domani, alle 21,30, grande apertura del “Brass Jazz Street -October CyTy Fest 2013”, il festival di talenti etnei con quotazione nazionale e internazionale che vanta la direzione artistica di Renato Lombardo. La programmazione, prevista sino al 27 ottobre, avrà una location d’eccezione: la via Casa del Mutilato, trasformata per l’occasione in una galleria coperta arricchita da scenografie di spettacoli del Teatro Stabile (l’ingresso è da piazza Teatro Massimo). La rassegna è a cura dello storico Brass Group, in collaborazione con il Brass Jazz Club – La Cartiera di via Casa del Mutilato. Il calendario di domani prevede l’esibizione di Giuseppe Mirabella Organ Trio, Jazz On the Road, con Giuseppe Mirabella alla chitarra, Angelo Cultreri all’organo ed Emanuele Primavera alla batteria.
Venerdì è la volta di Andrea Cantieri – Swinging Standard Quartet, con Andrea Cantieri (voce), Franco Presti (chitarra), Filippo Di Pietro (contrabbasso), Angelo Celso (batteria). L’ingresso, con zona drink & food, prevede una consumazione minima di 5 euro.
Nel Castello Ursino, giovedì alle 21, riflettori accesi su “I monologhi della Darboka”, spettacolo teatrale di e con Giorgio Rizzo, per la regia di Emma Scialfa, a cura dell’Associazione MotoMimetico. Rizzo, percussionista multi-etnico, dedito da oltre 15 anni alla etnologia mediorientale, propone uno speciale monologo accompagnato dai suoni della darboka, strumento (a percussione) per eccellenza del mondo mediorientale. L’ingresso è a pagamento.