Si comincia giorno 11 con un concerto da camera nel Salone Bellini. Palazzo degli elefanti sarà aperto ai Catanesi e ai turisti, per mostrare tutti i propri tesori, anche il 18 e il 25. Torna nelle ultime tre domeniche di gennaio l’apertura ai Catanesi e ai turisti del nostro Municipio, arricchita da una serie di appuntamenti musicali. Il Palazzo degli elefanti sarà infatti visitabile giorno 11 – e anche il 18 e il 25 – per “Domenica in Comune”, l’iniziativa voluta dal sindaco Enzo Bianco per far scoprire le bellezze del Palazzo di Città e già apprezzata da migliaia di visitatori.
Dalle 9 alle 13 si potrà liberamente entrare nel Municipio, dalla corte che ospita le carrozze del Senato e, salendo dallo scalone monumentale, accedere alle sale ricche di quadri e statue preziose. Inoltre, alle 11, nel Salone “Vincenzo Bellini” di Palazzo degli Elefanti, si svolgerà un matinée sinfonico con il concerto dell’orchestra da camera diretta dal maestro Fabio Raciti.
“Abbiamo constatato – ha spiegato il sindaco di Catania Enzo Bianco – come i cittadini abbiano gradito l’apertura al pubblico del Palazzo degli elefanti, che è davvero uno scrigno di tesori di cui andare orgogliosi. Con il cerimoniere Luigi Maina abbiamo registrato anche la presenza di molte persone che vengono dai Comuni vicini. Ma un invito particolare mi sento di farlo ai Catanesi che ancora non lo conoscono, affinché vengano ad ammirare questo Palazzo, uno dei pilastri su cui si poggia la nostra identità, edificato dopo il terremoto sulla piazza del Duomo, proprio di fronte all’elefante di pietra”.
La costruzione di Palazzo degli Elefanti cominciò infatti dopo il terremoto del 1693. L’architetto Giambattista Vaccarini, nel 1735, intervenne sul Municipio quando l’impianto già raggiungeva la prima elevazione e ne modificò il prospetto. Ha un atrio d’ingresso su ogni prospetto a sottolineare il suo carattere di edificio aperto al pubblico e di servizio alla collettività.
Nella Corte i visitatori si soffermano ad ammirare le carrozze del Senato: una fastosa berlina in legno dorato e dipinto della fine del XVIII secolo, e un’altra più semplice, entrambe tradizionalmente usate durante i festeggiamenti per la patrona Sant’Agata.
Lo scorso anno l’apertura al pubblico ha portato nel palazzo numerosissimi visitatori, in particolare nell’agosto scorso, in occasione della festa estiva di Sant’ Agata, quando si registrò un notevolissimo afflusso, stimato intorno alle novemila persone.
Il Palazzo rappresenta ogni volta non solo per i turisti ma anche per gli stessi Catanesi un’autentica scoperta per il gran numero di opere d’arte che vi sono conservate. Non soltanto i quadri, in particolare le grandi tele di Giuseppe Sciuti, che lo fanno apparire come una piccola pinacoteca, ma anche gruppi statuari di grande pregio, a cominciare da quella “Sirena” di Emilio Greco recentemente donata alla città.
La collezione di elefanti nella stanza del Sindaco è una delle grandi attrattive per i visitatori più curiosi, abbagliati dalla fastosità del salone dedicato a Vincenzo Bellini, il più grande del Palazzo, sontuoso e ricca di arazzi e grandiosi quadri, tappeti pregiati e altre opere d’arte. Il salone si affaccia sul balcone monumentale da dove il sindaco e le autorità seguono le celebrazioni del grande teatro barocco della piazza Duomo.
Nella foto: il cerimoniere Luigi Maina con il maestro Raciti