Nell’ambito dell’omaggio alla scrittrice catanese, viene presentata una riduzione dello spettacolo intermediale prodotto da Zō Centro Culture Contemporanee.

Domenica 17 novembre, alle ore 18.30, in occasione dell’Omaggio a Goliarda Sapienza, a 100 anni dalla nascita (9 maggio 1924), sarà proiettato il contributo video Io ho fatto tutto questo, spettacolo intermediale dedicato all’artista catanese.

Io ho fatto tutto questo, trame performative della memoria tra letteratura, video e scena, è una riduzione dello spettacolo presentato all’interno della rassegna TEST/GESTI CONTEMPORANEI – Teatro Stabile di Catania 2010, realizzato da Maria Arena, regista, docente e coordinatrice del corso di Cinema all’Accademia di Belle Arti di Catania; nonché membro del comitato scientifico del Catania Film Fest. L’opera è stata inoltre ideata Emanuela Villagrossi, Daniela Orlando e con la partecipazione di Lucilla Scalia. Una produzione Zō Centro Culture Contemporaneo con il sostegno di Antonio Presti, Fondazione Fiumara d’’Arte, con musiche originali di Carmen Consoli.

Lo spettacolo intermediale, andato in scena dal 2009 al 2010, nasce dal desiderio di Maria Arena di rappresentare la complessa formazione della scrittrice/attrice Goliarda Sapienza, partendo dal lavoro sugli scritti autobiografici Lettera aperta e Il filo di mezzogiorno, raccontando pure l’esperienza di una condizione di crisi esistenziale partendo da un momento preciso della sua biografia legato alla profonda crisi vissuta intorno ai quarant’anni che la portò a due tentati suicidi. Il primo dopo il crollo depressivo seguito alla morte della madre, per cui fu sottoposta a degli elettroshock che ne causarono uno stato di paurosa instabilità e la perdita della memoria. Il secondo fu dato dal fallimento del recupero della riappropriazione di sé attraverso i propri ricordi dopo l’abbandono della professione del suo terapista. Il recupero narrativo attraverso la scrittura si rivelò però il miglior strumento terapeutico per recuperare la molteplicità delle immagini della propria identità. La regista ripercorre quindi il viaggio a ritroso percorso dalla scrittrice nei due testi autobiografici, in cui racconta la riscoperta e la rinascita come scrittrice attraverso un itinerario interiore: dalla vivacità formativa della propria infanzia, vissuta tra le strade del quartiere popolare San Berillo di Catania, sino alla deludente esperienza d’attrice teatrale e cinematografica a Roma.

Il lavoro di Maria Arena è nato, dopo la lettura del suo capolavoro L’arte della gioia, dall’approfondimento e dallo studio del percorso biografico-produttivo dell’attrice, cineasta e scrittrice. Nonostante il successo internazionale e la pubblicazione del romanzo da parte di Einaudi in Italia nel 2009 la figura di Goliarda Sapienza era ancora poco conosciuta, soprattutto nella sua città natale. L’ideazione dell’opera parte dall’urgenza della sua riscoperta ma soprattutto dal desiderio di dare spazio all’attualità dell’eredità delle sue visioni, troppo inattuali secondo Maria Arena per essere riconosciute mentre era in vita. La partitura multimediale è stata prodotta grazie al sostegno dell’organismo multidisciplinare catanese Zō Centro Culture Contemporanee in collaborazione, per la seconda messa in scena nel 2010, con il Teatro Stabile di Catania.

La regista ha curato i testi, con la partecipazione di Daniela Orlando ha sviluppato la drammaturgia, ed è stata affiancata nel lavoro dalla partecipazione di un insieme di figure avvicinatesi in quegli anni agli scritti dell’autrice. Hanno preso parte e contribuito alla realizzazione la performer Daniela Orlando, nelle vesti di Goliarda Sapienza, la poetessa Rosaria Lo Russo ed Emanuela Villagrossi per i reading in scena e le voci off. La dimensione sonora è stata curata da Stefano Ghittoni e arricchita dalla musica in scena dell’arpa della dodicenne figlia di Daniela Orlando, Lucia Scalia nei panni anche di Goliarda-bambina, e dalle musiche originali di Carmen Consoli. Tra i video, curati dalla regista, compaiono le video-testimonianze del regista Citto Maselli, compagno di Goliarda per diciannove anni, e i manoscritti della stessa scrittrice messi a disposizione dal marito Angelo Pellegrino.

Il Catania Film Fest è organizzato da Daniele Urciuolo per Alfiere Productions e dall’Associazione Catania Film Festival, con la collaborazione dell’Associazione Zō Centro Culture Contemporanee. La direzione artistica è composta dal critico cinematografico Emanuele Rauco, dalla regista e sceneggiatrice Laura Luchetti e dal fondatore Cateno Piazza.

Il CFF è una manifestazione riconosciuta dal Coordinamento dei Festival Cinematografici in Sicilia e sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo, sostenuta dall’Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana e Sicilia Film Commission e dal MiC, Ministero della Cultura – Direzione Generale cinema e audiovisivo, con il supporto dell’Istituto Ellenico di Cultura, e con il patrocinio del Comune di Catania e l’Ambasciata della Grecia in Italia. I partner-sostenitori: Folk di Magda Masano, Virauto, Fiorelli Allestimenti, Tacchi & Sapori Factory, Plante, Tenute Orestiadi, Distilleria dell’Etna dei F.lli Russo, Cantine Fina. A questi si aggiungono altri enti, associazioni e sponsor privati.