Tubature che saltano e liquami che invadono le strade. Da giorni a San Giovanni Galermo c’è l’ennesimo allarme igienico-sanitario. Un lago di acque nere che ha invaso via Don Minzoni. Si tratta dell’ennesimo caso all’interno di un’area abitata da circa 5.000 residenti. Un problema continuo che in passato ha già colpito il rione Balatelle ed ora si ripresenta nella parte sud del nostro territorio. Il sottoscritto Giuseppe Zingale, vice presidente della municipalità di “Trappeto Nord-San Giovanni Galermo- Cibali”, insieme al presidente circoscrizionale Emanuele Giacalone e al membro di presidenza Santo Arena abbiamo più volte segnalato questo problema. Una questione che il mese scorso è stata al centro della conferenza dei servizi a cui hanno preso parte i rappresentati della Sidra, di Palazzo degli Elefanti e dello Iacp. Un tavolo tecnico che ha portato tutte le istituzioni competenti a formulare precise garanzie sulla possibilità di intervenire sull’impianto di depurazione e sulla possibilità di collegare il sistema di condutture del quartiere all’impianto centrale. Lavori che il nostro territorio aspetta da anni. Nel frattempo siamo costretti a convivere con i cattivi odori e le continue perdite dovute ad un impianto molto vecchio. Tubi troppo piccoli che non riescono a smaltire i liquami prodotti da migliaia di abitanti. L’intero apparato infatti risulta essere incompleto e le tubature scaricano nelle fosse biologiche dei privati che, ad un certo punto, straboccano di acque nere che si riversano in strada. Disagi che costringono i sangiovannesi a chiudersi in casa per evitare gli odori nauseanti e non essere “schizzati” dalle macchine quando camminano sui marciapiedi. Già nel 2000 all’interno del rione Balatelle ci sono stati tre casi accertati di tifo. Tre abitanti, tra cui un ragazzino, si ammalarono gravemente.