Nella serata di ieri, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto due donne per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Personale della Sezione “Criminalità Straniera e Prostituzione” acquisiva la notizia che presso uno stabile sito in via Francesco Riso era stata avviata un’attività di sfruttamento della prostituzione, dietro le mentite spoglie di un centro massaggi.
Ciò posto, il citato personale già dalla fine dello scorso mese di aprile, effettuava dei mirati servizi di osservazione che consentivano di riscontrare un andirivieni di individui che, dopo essere entrati in detto stabile, accedevano ad un piano rialzato del medesimo.
Ciò posto, il citato personale già dalla fine dello scorso mese di aprile, effettuava dei mirati servizi di osservazione che consentivano di riscontrare un andirivieni di individui che, dopo essere entrati in detto stabile, accedevano ad un piano rialzato del medesimo.
Venivano, pertanto, acquisite le dichiarazioni di più clienti che, in maniera univoca e concordante, riferivano di essersi recati in detto posto per consumare rapporti sessuali. I predetti indicavano la presenza di due donne, successivamente identificate per P. Maria e C. Claudia, che si trovavano all’interno, che li accoglievano ed alle quali consegnavano la somma di 50,00 € per prestazione sessuale, somme che le stesse depositavano all’interno di una cassetta di colore rosso.
Nel tardo pomeriggio di ieri, ad esito di un ulteriore servizio, nel corso del quale venivano acquisite altre dichiarazioni di clienti che indicavano sempre le medesime modalità e le due donne, personale della citata Sezione con un escamotage riusciva ad accedere all’interno dell’appartamento laddove aveva la presenza della P.M., della C.C. e di altre tre donne che erano state indicate dai clienti come coloro con le quali avevano avuto rapporti sessuali.
Uno di esse, peraltro, rendeva dichiarazioni che servivano a rendere ancora più solido il quadro indiziario a carico della P.M. e C.C., specificando che per ogni prestazione loro ricevevano la somma di 30,00 €, mentre i restanti 20,00 € rimanevano alla “casa”.
Nel corso del controllo, effettuato unitamente a personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, all’interno delle due stanze adibite ad alcova, all’interno di comò ivi allocati, venivano rinvenute numerose confezioni di preservativi, che venivano sequestrate così come l’immobile.
Alla luce di quanto acquisito, P.M. e C.C. venivano dichiarate in stato di arresto per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e condotte presso la casa circondariale di Piazza Lanza a disposizione dell’A.G.