Destinava 1.600.000 euro a una cooperativa per l’assistenza agli anziani ed era stata approntata dalla Direzione Famiglia e politiche sociali in base a un decreto ingiuntivo ritenuto dagli Uffici, erroneamente, esecutivo. A riferirlo l’Ufficio stampa del Comune.
L’Amministrazione ha presentato al Consiglio comunale la proposta di revoca in autotutela per una delibera con cui – in base a un decreto ingiuntivo ritenuto dagli Uffici, erroneamente, esecutivo – si riconosceva un debito fuori bilancio da oltre 1.600.000 euro a una cooperativa per l’assistenza agli anziani.
La delibera, approntata dalla Direzione Famiglia e politiche sociali, era stata approvata dal Consiglio comunale nel maggio dello scorso anno.
In una nota l’Amministrazione precisa come le somme non sarebbero mai state pagate per via dei normali controlli amministrativi a cui ogni atto viene sottoposto nella fase successiva alla sua approvazione da parte del Comune. Precisa inoltre come non vi sia alcuna responsabilità dei consiglieri comunali che approvarono l’atto. In questi casi, infatti, la responsabilità ricade su dirigenti e funzionari per aver erroneamente attestato la sussistenza di ragioni che imponevano il riconoscimento del debito. In ogni caso, comunque, la stessa direzione che ha proposto la delibera, per effetto dei controlli sugli atti e sui requisiti, ravvisato l’errore lo ha riconosciuto esplicitamente e a tutela dell’interesse pubblico ha proposto, come previsto in questi casi, la revoca in autotutela bloccando la liquidazione.
Nel periodo in cui erano stati approvati dal Consiglio i debiti fuori bilancio, gli Uffici comunali avevano redatto complessivamente un centinaio di delibere sull’argomento in poche settimane.
L’Amministrazione valuterà le responsabilità degli Uffici che hanno approntato la delibera contenente questo errore.