Oltre 50 organizzazioni, 15 istituti scolastici, una città, Catania, che diventa palcoscenico delle tante esperienze di prossimità e azioni di partecipazione civica messi in campo da cittadini, volontari ed enti del Terzo Settore, per restituire alla Comunità esempi virtuosi di sviluppo.
Questo il cuore della seconda edizione della Biennale della Cittadinanza Attiva, che si propone come un evento a cadenza regolare, e che dal 29 al 31 gennaio animerà il Monastero dei Benedettini di Catania con workshop, laboratori ludico-ricreativi, approfondimenti e performance artistiche, tutti declinati dallo stesso filo conduttore: riportare al centro del dibattito il valore della cittadinanza attiva. Una tre giorni in cui si potranno conoscere e approfondire le attività svolte dalle associazioni e scuole catanesi, che sarà presentata giovedì 24 gennaio alle ore 10.30 nella Sala Giunta di Palazzo degli Elefanti.
A introdurre il fitto programma, con la presenza delle autorità cittadine, sarà il Comitato promotore della Biennale formato dalle maggiori associazioni ed enti del Terzo Settore di Catania: Fondazione Ebbene, Labirinto a Colori, IRiloC, CittàInsieme, CittadinzAttiva, Anpe, Mosaico Cooperativa Sociale, C’era Domani Librino, Sunia, Gruppo IdeaAzioni, Inspire, con il supporto scientifico del CeDoc dell’Università di Catania.
«Con la Biennale della Cittadinanza Attiva – spiega Renato D’Amico, professore ordinario Unict e tra i promotori dell’evento – vogliamo accendere i riflettori sul lavoro che ogni giorno associazioni e cittadini svolgono per migliorare il tessuto sociale, culturale ed economico della città. Parliamo di realtà spesso poco conosciute e valorizzate che troveranno spazio e voce durante la manifestazione. La Biennale punta sul ruolo fondamentale che gli attori del Terzo Settore svolgono sia nel rispondere ai bisogni della Comunità, lì dove le istituzioni pubbliche non sono in grado di reggere le problematiche sociali, sia nel contribuire allo sviluppo e alla crescita del territorio».
L’appuntamento è patrocinato dal Comune di Catania e dall’Università degli Studi di Catania. Media Partner Ebbene Comunicazione di Prossimità e Radio Zammù.