Il fenomeno dell’uso – e, spesso, dell’abuso – di bevande ad alta gradazione alcolica da parte di giovani e giovanissimi in cerca di svago si sta diffondendo con una rapidità che supera ogni negativa previsione (a ciò va aggiunta la forza attrattiva esercitata da prezzi particolarmente “allettanti” praticati da un numero sempre più elevato di pubblici esercizi). Per contrastare tale fenomeno occorrono soprattutto l’impegno e la vigilanza delle famiglie “in sinergia pedagogica – come ha sostenuto il Questore Longo – con le Istituzioni”, in primis la Polizia di Stato operante sui fronti della prevenzione e, ove occorre, della repressione degli illeciti tanto penali, quanto amministrativi.
Grazie alle sollecitate attenzione e collaborazione delle famiglie, poco dopo la mezzanotte dello scorso 30 luglio, agenti della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura si sono recati presso la discoteca allestita all’interno del lido “Moon Beach” dove hanno trovato conferma del fatto che nel bar della discoteca medesima venivano venduti ai numerosi minorenni presenti – anche di età inferiore ai 16 anni – bevande alcoliche e superalcoliche (violazione ai sensi dell’art. 689 del cod. pen.).
La serata era stata organizzata, con orario dalle 23 del 29 luglio 2013 alle 3 del giorno successivo, per un pubblico di età compresa fra i 14 e 18 anni.
Il titolare di licenza per il ballo (P.C. di anni 52) è stato, altresì, deferito all’Autorità Giudiziaria poiché, contrariamente a quanto prescritto nel verbale della Commissione di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo che ha espresso parere favorevole di agibilità stagionale per 550 persone, ha consentito l’accesso contemporaneo a circa 1000 ragazzi (art.681 d