Nella sala d’ingresso, detta anche Sala delle Armi, i visitatori che si recano al Museo Civico Castello Ursino trovano anche il nuovo allestimento espositivo di una ventina di esemplari di armi da fuoco e relativi accessori, appartenuti per la gran parte alla collezione dei Padri Benedettini, da decenni conservati nei depositi senza che potessero essere apprezzati dal pubblico. Di importante fattura artigianale siciliana è un singolare pezzo di arma bianca: un’accetta di acciaio inciso e traforato a giorno con manico di legno inciso, risalente ai secoli XVI-XVII, di cui si conoscono solo sei esemplari al mondo.
Le opere sono corredate da cartelli didascalici, elaborati con l’ausilio delle schede tecniche redatte nel 1978 dal prof. Ciro Fiori, esperto d’armie fornite al Comune dalla Soprintendenza nel luglio del 1991, prezioso materiale da allora rimasto custodito negli archivi del museo. Per il nuovo allestimento, che al Comune non è costato nulla, il gruppo di lavoro del Castello Ursino, coordinato da Valentina Noto, si è avvalso della competenza e dei suggerimenti della dott.ssa Francesca Paterniti, storico dell’arte.
“Con questa piccola ma importante nuova esposizione -ha detto il sindaco Stancanelli- manteniamo l’impegno di valorizzare ciclicamente i beni culturali per troppo tempo rimasti nei depositi dell’archivio del nostro mueso civic. Un valore aggiunto alle collezioni già in mostra -ha osservato il primo cittadino- che è anche un incentivo a visitare il Castello soprattutto in questi due giorni in cui i ragazzi delle scuole faranno da Cicerone grazie al Fa,i che ha scelto proprio il maniero federiciano come fulcro delle visite guidate nei monumenti di maggior pregio artistico e architettonico”.