VILLAFRANCA TIRRENA (MESSINA) – Si è svolta al Castello “Bauso” la serata inaugurale dell’iniziativa artistica «Castellando» col patrocinio del Comune di Villafranca Tirrena ed organizzata dal direttivo provinciale peloritano dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia nel simultaneo intento di valorizzare il patrimonio artistico – culturale e le personalità artistiche locali. L’evento è iniziato col saluto del Dr. Piero Giacobello, vicepresidente provinciale U.N.P.L.I., che sta realizzando l’importante progetto itinerante di istituire mostre collettive di pittura nei manieri allo scopo di vivificarli e renderli fruibili sotto il profilo turistico.
Il Soprintendente, Arch. Salvatore Scuto, si è detto felice dell’idea, perché è interesse dell’ente a tutela dei beni artistici aprire ai visitatori quanto più monumenti possibile. Il Dr. Matteo De Marco, Sindaco della cittadina, ha espresso la volontà di trovare associazioni di spessore, che offrano a Villafranca un rilancio economico nel settore turistico. L’architetto Lidia Signorino, dirigente di staff, ha sottolineato l’importanza di organizzare manifestazioni istruttive in strutture artistiche. Il delegato provinciale dell’Istituto Italiano dei Castelli, Dr. Michaela Stagno D’Alcontres, rimarca il sempre più crescente interesse della gente per i castelli. Il Dr. Santino Gentile, presidente provinciale U.N.P.L.I. ha dapprima manifestato piacere per l’esposizione tutta al femminile e dopo ha lanciato un appello agli imprenditori locali per attuare l’accoglienza turistica come momento educativo e foriero di ricchezza. A lui ha fatto eco il presidente Pro Loco villafranchese Antonio Bonaccorso, il quale avverte la necessità di fare rete e sinergia in modo da afferire nuova linfa ad un territorio in preda alla stagnazione. Vi è stato spazio per una serie d’intermezzi musicali eseguiti dal giovanissimo chitarrista Alessandro Ariosto particolarmente appassionato di musica classica e rock. Nell’ammirarne i dipinti si è proceduto ad intervistare alcune artiste: Francesca Perina trasferisce le proprie impressioni attraverso i colori; il suo stile pacato si esprime la pennellata leggera in un contesto di armoniosa contemplazione. Anna Cuzzola è animata da un audace cromatismo attraverso la tecnica dell’acrilico con cui manifesta la sua allegria interiore; alcune sue opere sono caratterizzate da una spiccata tamponatura con tocchi di spugna.
Venera Finocchiaro passa disinvoltamente dallo spatolato ad un iperrealismo adattato e venato di attualità cercando di carpire ciò che fissa il nostro occhio. In Anna Parisi le linee sono essenziali, tortuose, ma protette da un accentuato cromatismo promanante calore, insito in soggetti raffiguranti parti anatomiche talora gigantesche, talora proporzionate al contesto per un simbolismo espressivo a carattere didattico ed allegorico così da instaurare metaforicamente un’interazione con chi osserva le sue opere. Maria Di Maio ha esposto i suoi dipinti en plein air, che, pur seguendo i canoni di una geometria razionale, interpreta il paesaggio come teatro dell’azione umana, capace di assurgere alla dignità di soggetto artistico autonomo.
Maria Teresa Giunta interviene nelle vedute per darne un’impronta immaginata ed idealizzante suscitando nell’osservatore un’emozione gioiosa e rinfrancante riguardo una natura incontaminata ed in continua metamorfosi. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 16 settembre.
Foti Rodrigo