Nel corso del fine settimana i Carabinieri di Reggio Calabria sono stati impegnati in un servizio di controllo straordinario del territorio cittadino nell’ambito di un piano di intensificazione dei controlli disposto dal Comando Provinciale di Reggio Calabria per fronteggiare il fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti.
Nel corso dell’operazione che ha visto sul campo l’impiego dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia reggina e della Stazione Carabinieri di Catona con il supporto dei militari della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Battaglione Sicilia e delle unità cinofile per la ricerca di droga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Vibo Valentia, sono stati effettuati controlli di persone e veicoli con numerose perquisizioni domiciliari. In particolare i militari della Stazione Carabinieri di Catona hanno operato numerose perquisizioni nel quartiere Arghillà, dove, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto un fucile marca WINCHESTER detenuto illegalmente e una pistola giocattolo tipo Glock, priva di tappo rosso e provvista di caricatore con cartucce a salve. Per questo motivo con l’accusa di detenzione illegale di arma comune da sparo è stato tratto in arresto in flagranza di reato, G.S. diciottenne di Reggio Calabria.
Nel medesimo contesto i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, avvalendosi dell’ausilio dei cani del Nucleo Cinofili Carabinieri di Vibo Valentia, specializzati nella ricerca di sostanze stupefacenti, hanno proceduto alla perquisizione domiciliare a carico di M. Rocco, cinquantenne reggino con precedenti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La ricerca non è stata facile e si è protratta per alcune ore fin quando grazie all’acume degli investigatori e all’addestramento del cane, nelle pertinenze dell’abitazione del predetto, all’interno di una carriola, è stato rinvenuto un bruciatore da campeggio. L’articolo in questione da un attento esame risultava modificato, vi era stato praticato un foro che consentiva di celarvi all’interno degli oggetti. Approfondendo la ricerca veniva rinvenuto all’interno del bruciatore della sostanza brunastra solidificata. Dai primi accertamenti risultava sostanza stupefacente del tipo eroina. Per questo motivo M. Rocco veniva tratto in arresto in flagranza di reato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Da un successivo esame della sostanza presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Nucleo Investigativo, emergeva che dalla sostanza sequestrata, circa 140 grammi, potevano ricavarsi 300 dosi singole.