I Carabinieri del Nucleo Radiomobile, coordinati dalla Centrale Operativa di Palermo e coadiuvati dalla stazione Carabinieri di Cinisi (Pa) hanno tratto in arresto L.N., nato a Palermo, classe 1992, ivi residente, pregiudicato e R.V., nato a Palermo, classe 1986, ivi residente, pregiudicato, perché accusati del reato di sequestro di persona a scopo di rapina.
A Cinisi, i predetti, insieme ad un complice datosi alla fuga, con il volto parzialmente coperto da berrettini e da occhiali, hanno sequestrato e rapinato, minacciando la vittima con un coltello, un giovane autotrasportatore che era alla guida di un Furgone Renault carico di caffè per un valore di € 5.000 circa. Le confezioni di caffè dovevano essere distribuite in vari esercizi commerciali.
Uno dei malfattori, approfittando di una sosta per la consegna, si appropriava del furgone con il suo carico, mentre gli altri due costringevano il giovane conducente a salire sulla loro vettura portandolo in giro per Cinisi e abbandonandolo prima dell’ingresso in autostrada.
Un sofisticato sistema di localizzazione consentiva alla Centrale Operativa di rilevare la posizione del furgone a Palermo, in via Ammiraglio Rizzo, dove il mezzo era stato svuotato del carico e abbandonato.
Le successive indagini, però, permettevano di rintracciare anche l’auto usata dai malviventi per il sequestro dell’autotrasportatore: una Audi A2, parcheggiata nei pressi di un bar, dove i rapinatori stavano consumando un caffè sicuri di avere messo a segno il colpo senza conseguenze.
L’arrivo del militari del Nucleo Radiomobile poneva fine al loro momento di relax ed uno dei malfattori, non appena bloccato dai Carabinieri, commentava che il caffè che stava prendendo era diventato più amaro del veleno.
All’interno del veicolo veniva inoltre trovata parte della refurtiva che, probabilmente, i rapinatori avrebbero usato per il loro consumo.
I due, dopo la convalida dell’arresto e l’irrogazione della misura cautelare in carcere, sono stati tradotti presso il carcere “Ucciardone” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sono in corso le indagini per identificare il terzo complice che si è dato alla fuga.