E’ stato proposto dal giornalista agnonese Vittorio Labanca. Aumentano le adesioni per la grande statua sul Monte Campo. “L’idea è affascinante! Si potrebbe partire con l’ausilio di qualche professionista che, in uno spirito di collaborazione gratuita, potrebbe redigere una bozza di progetto individuando in linea di massima i costi e l’area migliore per la realizzazione dell’opera”. Così ha scritto il sindaco di Capracotta Antonio Monaco all’associazione “Amici di Capracotta” che avevano accolto la proposta del giornalista agnonese Vittorio Labanca di realizzare su Monte Campo, a circa 1680 metri, una enorme statua del “Cristo delle Nevi” intento ad abbracciare e benedire le valli e le montagne in un orizzonte di alcune centinaia di chilometri tra Molise, Abruzzo, Lazio, Puglie, Campania.
Al sindaco fa eco uno dei capracottesi attualmente più famosi al mondo, lo stilista Sebastiano Di Rienzo: “L’idea di un grande “Cristo delle Nevi di Capracotta” è eccellente. Tutto il mondo cristiano ne parlerebbe e potrebbe avere indirettamente anche un risvolto turistico per tutta la zona. Il problema più importante, visto i tempi che corrono, è come reperire quanto necessario a realizzare nel migliore dei modi la statua”.
Gli risponde il vice-presidente degli “Amici di Capracotta” Francesco i Rienzo: “Certo, intanto bisogna studiarne la fattibilità tecnico-amministrativa. Per i fondi si può procedere con un apposito “crowfunding” (una sottoscrizione popolare). Poi, penso che la migliore sede potrebbe essere non tanto Monte Campo, dove c’è già una altissima croce tanto cara ai capracottesi, issata oltre un secolo fa, bensì la cima del prospiciente Monte Capraro, nei pressi dei resti di un eremo benedettino”.
Ha espresso la sua adesione pure l’Università delle Generazioni che da anni sta cercando di “sacralizzare” il territorio altomolisano proponendo delle chiesette in legno, stile montano, sia a Staffoli che a Rio Verde (la quale è voluta pure dalla famiglia Casciano, del vicino Ristorante Le Panche e dal sindaco di Pescopennataro Pompilio Sciulli): “L’importante è dare alla gente un’utile occasione per pregare e meditare nell’ampio scenario della natura” afferma Domenico Lanciano che da 21 anni guida tale associazione culturale.
L’idea del “Cristo delle Nevi” a Capracotta è nata a Vittorio Labanca nell’Anno Santo 2000 e l’aveva immediatamente proposta all’allora sindaco Candido Paglione il quale, probabilmente, aveva altro cui pensare, considerato che i comuni sono da sempre alle prese con la crisi economica. Adesso il noto giornalista agnonese ribadisce la sua proposta in occasione del Giubileo della Misericordia e spera che, nonostante la persistente crisi, ma mutati i tempi e le persone, si possa realizzare un tale monumento che impreziosisca il territorio e, soprattutto, élevi l’animo e lo inviti sempre più al silenzio e alla preghiera.
Redatto da Domenico Lanciano