Gestiva da qualche tempo una fiorente attività di spaccio di Marijuana L.L. , giovanissimo palermitano, 34 anni, arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri di Capaci con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I militari, alle dipendenze della Compagnia Carabinieri di Carini, hanno messo a segno un altro duro colpo al mercato dello spaccio al dettaglio degli stupefacenti, l’ennesimo in questa prima parte dell’anno. Anche in questo caso, prima di intervenire, era stato predisposto un mirato servizio di osservazione monitoraggio dell’obbiettivo. Da tempo, infatti, puntualmente in occasione del fine settimana veniva segnalato un traffico sospetto che preoccupava i commercianti e gli abitanti del luogo, e i Carabinieri di Capaci si sono subito attivati. Alle ore 07:30 dell’altra mattina, dopo alcuni giorni di osservazione, nell’arco dei quali i Carabinieri constatavano che numerosi giovani, a piedi o a bordo di ciclomotori, arrivavano nei pressi della piazza di spaccio e dopo brevi incontri con L.L. si allontanavano (portando presumibilmente con se la sostanza stupefacente). I militari, avuta parziale conferma delle ipotesi investigative formulate, hanno deciso di intervenire, sottoponendo l’abitazione ad una accurata perquisizione. All’esito del controllo i Carabinieri si sono trovati di fronte ad un quadro indiziario estremamente chiaro: nella diretta disponibilità del giovane palermitano, infatti, gli uomini della Compagnia di Carini hanno rinvenuto:
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24 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”;
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alcune decine di euro in banconote di piccolo taglio;
La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro, per le successive necessarie analisi qualitative e quantitative. Stessa sorte ha riguardato il denaro, evidentemente frutto dell’illecita attività di spaccio. Inevitabilmente il giovane è stato dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Espletati gli accertamenti di rito presso la caserma dei Carabinieri, è stato immediatamente tradotto presso la casa circondariale “Ucciardone” di Palermo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.