Il segretario comunale Grioli: «Fu la giunta Genovese a sbloccare 12 milioni di euro» Soddisfazione, ma anche rivendicazioni. La consegna avvenuta ieri a S. Lucia sopra Contesse del campo di calcetto in erba sintetica riceve consensi, conditi da puntualizzazioni sulla paternità “politica” dell’evento. A intervenire è il segretario comunale del Pd Giuseppe Grioli. «La soddisfazione – afferma – nasce dal vedersi materializzare un idea di riqualificazione e rilancio di un villaggio spesso conosciuto per i suoi disagi sociali estrutturali. E’ doveroso da parte nostra puntualizzare che il campo di calcetto come il progetto della Piazza che sarà a breve collaudato, come pure il Palatenda sono stati progettati su iniziativa dell’assessore Bottari nel 2006. Allora fu proprio l’Assessore al Risanamento della Giunta Genovese a sbloccare 12 milioni di euro fermi alla Regione che rischiavano di andare perduti perche nessuno prima aveva presentato progetti. Con quei fondi sono stati progettate opere finalizzate in particolare a quegli ambiti di risanamento ove si riteneva necessario puntare l’attenzione per una migliore qualità dei servizi alla cittadinanza come ad esempio l’area mercato e consultorio di Villaggio Aldisio. Con tali risorse sono state finanziate anche la ristrutturazione delle Scuole: Ferraù, Albino Luciani, Cesare Battisti, Carlo Meo (che ospita la LELAT lavori in corso)». «S. Lucia sopra Contesse – aggiunge Grioli – è uno dei tanti villaggi della periferia di Messina dove si tocca con mano la disattenzione dell’Amministrazione Buzzanca nei confronti delle periferie. Infatti corre l’obbligo segnalare che la strada che costeggia le Case Arcobaleno e che conduce al Piano di Zona S. Lucia percorsa ogni giorno da centinaia di persone è al buio da un anno senza che alcun intervento sia stato programmato. Pare infatti che il Comune abbia rinunciato a riattivare quell’impianto in quanto pochi ed isolati approfittatori si collegavano abusivamente alla pubblica illuminazione. Inoltre la strada interna della zona è in un tale stato di degrado da somigliare alle aree demolite di Maregrosso. Tale condizione di degrado inaccettabile spinge il nostro partito a sollecitare l’Amministrazione Comunale ad andare oltre quello che ha ereditato dall’Amministrazione precedente, perche dopo due anni di governo c’è il rischio che si esauriscano le scorte. Per esempio i 5,9 milioni di euro che sono stato ottenuti per la ristrutturazione delle Case Arcobaleno interessano solo la metà degli alloggi e i lavori non prevedono la restante parte delle abitazioni inondate dall’umidità ma soprattutto non interessano la strada interna che si trova in uno stato da terzo mondo. Sarebbe necessario provvedere a nuove progettazioni finalizzate al recupero di risorse regionali che sono disponibili per restituire dignità ad un territorio troppe volte emarginato. Progetti e risorse vanno concentrate in tutte quelle aree ove è necessario ripristinare le regole. L’imprenditore Nicotra – conclude – con il gesto di ieri continua a dare segnali che vanno accompagnati da una politica della legalità fatta di azioni concrete e di interventi sociali».
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