Tremila indumenti protettivi con strisce catarifrangenti: questo l’obiettivo del crowdfunding lanciato dal progetto “Fuori dal Buio”, promosso dalla Eurocoop “Jungi Mundu” in collaborazione con Mediterranean Hope, Etika/mh e Sos Rosarno. Diecimila euro il costo dei preziosi dispositivi salvavita, idonei a prevenire i numerosi incidenti stradali in cui troppo spesso restano coinvolti i braccianti, spesso immigrati, che si spostano, nei paesi calabresi, durante le ore notturne, in bicicletta, per recarsi al lavoro nei campi. “Fuori dal Buio”, con il sostegno popolare e attraverso i laboratori di cucito dei rifugiati, vuole prevenire il dramma delle morti sulle strade.

Il laboratorio di cucito della Eurocoop “Jungi Mundu”, presieduta da Rosario Zurzolo, è composto da migranti che lavorano con contratto regolare e si occuperà di ricevere, sanificare e rigenerare giacconi e giacche a vento usate, donate da associazioni e singoli cittadini solidali, sulle quali saranno cucite strisce di tessuto catarifrangente o altro materiale ad alta visibilità.

Con questo intervento, “Fuori dal Buio” vuole dare una prima risposta ai braccianti che vivono in luoghi senza riscaldamento ed elettricità, costretti a spostarsi su strade buie per andare al lavoro.

Con una donazione libera, sulla piattaforma “produzionidalbasso” (https://www.produzionidalbasso.com/project/fuori-dal-buio/), che sostiene idee e progetti per la rigenerazione di territori e comunità, ognuno può contribuire a questo progetto solidale, che ha al centro diritti umani fondamentali, in primis quello alla sicurezza e alla salvaguardia della vita. Piccoli doni solidali saranno inviati a quanti contribuiranno al progetto: mascherine con elastici in diversi colori e tessuti, sacchetti profuma biancheria in tessuto con essenze naturali, borsette porta trucco o porta gioie e le Ama-la bags, borse e zaini realizzati artigianalmente nei laboratori di tessitura e cucito, a marchio Ama-la, un week-end o una settimana a Camini con “Jungi Mundu” per una persona.

(Foto Kate Bonette, responsabile social “Jungi Mundu”)

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