Nota del Gruppo Cambiamo Messina dal Basso: <<Pensavamo che la TARI 2019 avesse raggiunto il livello di costo più alto mai sostenuto a Messina per la gestione dei rifiuti, con i suoi 46 milioni e 300 mila euro, circa 2 milioni in più dei costi previsti dalla precedente amministrazione nel 2018.
Ci siamo sbagliati. La TARI più alta di tutti i tempi per Messina è quella del 2020 con gli oltre 48 milioni di costi da coprire con le nuove tariffe, altri due milioni in più rispetto al 2019 e ben 4 milioni in più rispetto al 2018.
Ciò che colpisce è che, nonostante un dichiarato aumento della raccolta differenziata ed un aumento del personale (da 508 a 588 unità) i costi di smaltimento in discarica sono aumentati ed i costi del personale sono rimasti quasi simili.
A pensar male si fa peccato ma forse s’indovina: non vorremmo che tutto ciò sia dovuto al fatto che una parte di ciò che viene raccolto in maniera differenziata in realtà finisca in discarica e che i costi del personale siano lievitati già (come da noi all’epoca denunciato), per via della previsione del premio di risultato, pagato impropriamente in Tari dai cittadini ma non versato ai lavoratori. Se quei soldi non sono stati spesi andavano restituiti ai cittadini.
La nuova normativa di calcolo delle tariffe Tari impedisce purtroppo di vedere con chiarezza negli atti allegati alla delibera in discussione al consiglio comunale, tutti i dettagli della gestione 2019.
Sarebbe allora utile che i consiglieri comunali chiedano conto all’amministrazione dei risultati ottenuti nel 2019 rispetto alle previsioni, per verificare in particolare se la TARI 2019 pagata dai cittadini sia stata destinata a coprire realmente i costi previsti nel Pef 2019 o se invece sia andata magari a finanziare spese non previste come i servizi esternalizzati riguardanti scerbature, disinfestazioni, raccolta ingombranti, pagamento di debiti, aumenti di capitale sociale.
Sarebbe inoltre utile chiedere:
come sono stati utilizzati i risparmi di gestione o gli utili di cui l’amministrazione si è vantata e che, se realmente ottenuti, andavano invece restituiti ai cittadini?
sono stati aggiunti anche quest’anno i costi del diserbo delle aree verdi, visto che trattasi di “attività esterne al ciclo integrato dei rifiuti urbani”?
quanti sono stati nel 2019 i ricavi Conai derivanti dalla raccolta differenziata, considerato che vi era una previsione, secondo piano ARO, pari a circa 2.800.000?
Sarebbe anche interessante sapere sulla base di quale valutazione i costi TARI siano ripartiti quest’anno per il 75% a carico delle utenze domestiche e per il 25% a carico delle utenze commerciali, quando per anni le quote di copertura erano rispettivamente del 70% e del 30%. Sarà la stessa valutazione che ha portato, nonostante le previste riduzioni, ad un ritocco in aumento delle tariffe per mq per “Mense, birrerie, amburgherie”, “Bar, caffè, pasticcerie”, “Supermercati, pane e pasta, macellerie, salumi e formaggi, generi alimentari”?
Sulla base delle risposte dell’amministrazione, ammesso che arriveranno, si potrebbe così valutare meglio il perché la Tari continui a crescere:
non c’entrano nulla le esenzioni e riduzioni per le utenze non domestiche, perché queste saranno coperte “da risorse derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso… la sua applicazione è strettamente subordinata all’effettivo trasferimento delle somme previste dallo specifico “Fondo Perequativo degli Enti Locali”;
non c’entrano nulla neanche le agevolazioni per le famiglie numerose, visto che potevano essere coperte ampiamente utilizzando i dichiarati risparmi, utili e le spese probabilmente “improprie” sostenute con fondi Tari 2019;
c’entra invece l’incapacità a gestire il settore, nonostante i proclami e gli obiettivi fantasmagorici smentiti subito dai fatti, e nonostante i consistenti investimenti effettuati per il porta a porta, resi possibili grazie ad una società nuova e senza debiti come Messinaservizi Beni comuni, avuta in eredità dalla precedente amministrazione.
Se poi rimanesse tempo nella seduta comunale, si potrebbe anche chiedere al presidente di Messinaservizi Bene Comune chi ha vinto la fantastica bici elettrica messa in palio a dicembre 2019 tra tutti coloro che avessero conferito almeno 20kg di differenziata nell’ultima settimana del 2019. E’ 9 mesi che aspettiamo di sapere il vincitore!>>