Tra il Guardavalle e Natino Varrà è già finita. Poteva sembrare una passeggera burrasca estiva la separazione tra la società giallorossa e lo storico capitano del Rosarno, in realtà di passeggero ed estivo c’è stato solo il rapporto intercorso tra i due, durato, appunto, poco più di un mese. All’origine dell’improvviso divorzio non vi sarebbero sopraggiunti contrasti interni quanto, piuttosto, “motivi strettamente personali” in virtù dei quali la risoluzione del difensore, seppure suo malgrado, si sarebbe resa necessaria. Nell’ufficializzare l’interruzione dell’accordo, la società ha assicurato quanto la decisione sia stata «sofferta e spiacevole per ambo le parti tra le quali si stava instaurando un rapporto cordiale oltre che professionale». Prendendo atto delle argomentazioni addotte da Varrà e riscontrando l’impossibilità ad adempiere agli allenamenti disposti da Galati, la dirigenza ha accolto la richiesta avanzata dal navigato difensore esprimendo la propria riconoscenza per la disponibilità manifestata durante le trattative di mercato e la professionalità confermata durante il ritiro.

Una defezione pesante, questa, per il sodalizio del presidente Carè che, non più di un mese addietro, era riuscita a garantire alla sua retroguardia un centrale di lunga esperienza. Il carattere impegnativo della sostituzione, tuttavia, non ha concesso lunghi tempi di valutazione al dg Surace che, con il campionato in agguato e le qualificazioni di Coppa Italia imminenti, ha dovuto reperire sul mercato una degna alternativa provvista di tre attributi essenziali: affidabile, speculare a Coluccio e congeniale a Galati.

Sintomi, questi, di cui Saverio Arona è portatore sano avendo fatto parte della compagine soveratese dello scorso campionato e conoscendo, pertanto, sia lo stretto collaboratore di reparto che la guida tecnica. Peraltro la “reunion” non finisce qui. Ancora una volta, “in medio” (al mercato del Guardavalle) stat Virtus (Soverato). Sanso, Marziano, Minici, Criniti e Spanò infatti completano la fila degli ex cavallucci marini ai quali Ciccio Galati ha spianato la strada verso Guardavalle. Se la prematura fine del rapporto con l’ex difensore del Montalto ha del clamoroso, lo stesso non si può dire per l’ipotesi Arona che non giunge proprio inaspettata, essendoci già stato, in illo tempore, un interessamento del club giallorosso per il giocatore. All’inizio del suo ufficio ad agire sul mercato, infatti, Surace aveva inserito nella lista degli obiettivi destinati al nucleo della difesa giallorossa, anche il centrale catanzarese ma la rapida conclusione della trattativa con Varrà aveva lasciato incompiuto l’altro approccio ripreso alla vigilia del break di Ferragosto. In casa giallorossa è rientrata subito in gioco la carta Arona e nel giro di poche ore Surace ha definito il trasferimento del difensore, presente al Nicola Coscia già nella partitella di venerdì scorso.

Classe ’85, ex di Praia e Rosarno, Arona condivide con Sanso l’esperienza britannica del Burges-Hill servito ad affinare percettibilmente le qualità del difensore e del mediano approdati, lo scorso anno, al Soverato ed oggi in forza al nuovo Guardavalle firmato Galati. Colmato il vuoto difensivo, è prossima a riempirsi anche un’altra lacuna del reparto arretrato. Domani, al rientro dal lungo week-end di metà agosto che ha allentato i giallorossi dalla morsa di Galati, dovrebbe aggregarsi al gruppo Mirko Contino, portiere classe ’92 il cui curriculum, impostato dal settore giovanile del Palermo, cataloga esperienze in numerosi club di serie D.

Gazzetta del Sud – Angela Vetrano

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