Nota a firma di Davide Tavernise: <<Nel ’99 la legge 482 per preservare la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi e greche. Necessari un sistema di divulgazione e formazione efficiente.
Se il turismo rappresenta una voce importantissima dell’economia calabrese, oggi è più che mai necessario tutelare e valorizzare quelle peculiarità che ci rendono unici: tra queste le minoranze linguistiche, con attenzione particolare a quella arbereshe e grecanica. La Calabria, infatti, è la regione con la maggiore presenza di comunità arbereshe: 58.425 persone circa, suddivisi in 30 comuni, allocati soprattutto nella provincia di Cosenza.
Possessori di una vera e propria letteratura, colta e cospicua, di tradizioni che trasudano rispetto per l’ospite, omaggiato di semplici cibarie, le minoranze linguistiche rappresentano un “miracolo sociale”. Trapiantati nella nostra regione, a distanza di secoli continuano a mantenere vivi la loro lingua, i loro riti, i loro usi mostrandosi cittadini italiani, ma di stirpe e provenienza etnica diversa. E proprio nella lingua e nelle attività culturali e sociali, il nodo del miracolo delle comunità arbereshe e grecanica. Il M5S negli anni ha mantenuto un’attenzione costante verso queste comunità, intervenendo alle iniziative promosse dagli attivisti, per raccogliere le loro proposte di sviluppo.
Nel ’99 con la legge 482 lo Stato è intervenuto, a tutela delle minoranze linguistiche, perché le università, le regioni istituissero corsi di lingua, e cultura delle lingue, finalizzati ad agevolare la ricerca scientifica e attività formative. A distanza di decenni, però, vanno rilevate evidenti mancanze degli enti preposti, contribuendo a determinare, questo, uno scarso sviluppo economico dei borghi interessati, necessario per continuare a tramandare un patrimonio culturale inestimabile.>>