Un sistema di accoglienza virtuoso, regole da rispettare e cooperazione con gli enti locali per assicurare a tutti una convivenza sostenibile. Con questi obiettivi 190 Comuni calabresi hanno sottoscritto a Taverna, nel “Centro Natura”, all’interno del Parco nazionale della Sila, il protocollo d’intesa per aderire al sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), alla presenza del Ministro degli Interni Marco Minniti, del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, dei prefetti calabresi e del Presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo. Un’intesa che si inserisce all’interno del percorso delineato dal “Piano Anci”, dopo mesi di intenso lavoro in sinergia col Viminale e le Prefetture, al fine di assicurare un’accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa dei richiedenti protezione internazionale.
“Al ministro Minniti – ha detto il Presidente Oliverio – va un ringraziamento sentito e non di circostanza per come sta affrontando il difficile tema dell’immigrazione in Italia. Un problema gigantesco con cui dovremo fare i conti per i prossimi anni. Per questo l’iniziativa del Viminale e del Governo è lungimirante e insita di prospettive perché coniuga sicurezza e accoglienza, allontanando fenomeni speculativi riguardo alle paure delle popolazioni. In particolare – ha aggiunto Oliverio – la Calabria appare in questa fase come una terra di frontiera, un approdo naturale nel Mediterraneo. Ma soprattutto è una terra d’accoglienza. Il fatto che già 140 Comuni abbiano deliberato l’adesione al sistema del Governo Sprar dimostra ancora una volta che nel dna della Calabria c’è il carattere dell’accoglienza. Noi come Regione siamo in prima fila per raccordarci con lo Stato e con i Comuni. In questo momento storico proprio i Comuni non possono essere lasciati al loro destino. Ricordo a tutti inoltre che aderire al sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati è un gesto spontaneo, democraticamente determinato dai rappresentanti delle comunità locali. Bisogna andare in questa direzione e superare le grandi strutture di aggregazione che di fatto favoriscono la ghettizzazione e l’umiliazione delle persone. Più si abbrutisce la condizione di vita dei rifugiati maggiore è la sensazione di insicurezza che si genera. Oggi è una bellissima giornata – ha concluso Oliverio –, con questo protocollo abbattiamo simbolicamente la gabbie delle competenze tra enti e rafforziamo la cooperazione”.
Per il ministro Marco Minniti “la Calabria conferma l’approccio nazionale e una visione d’insieme ai problemi. Spesso succede nelle regione più esposte, quelle che hanno sofferto maggiormente. Ma se oggi 190 Comuni calabresi aderiscono al nostro piano, tra cui 140 hanno già deliberato nei propri Consigli, significa che qui stiamo andando davvero oltre. Sono cifre importanti, incoraggianti per il Viminale e ci spingono ad andare avanti in questa strada imboccata con grande determinazione”. Sulla strategia adottata dal Governo, Minniti ha sottolineato le tre direttrici che si stanno perseguendo: “La prima questione è legata al governo dei flussi migratori, per questo abbiamo dedicato la prima fase del nostro lavoro ad accordi con la Libia, che rischiava di diventare un collo di bottiglia con i flussi provenienti dal Niger e dal Sud dell’Africa. E su questa la linea l’Europa ci ha seguito, così ora abbiamo ridotto il peso delle migrazioni in Europa del 25 % e di quelle in Libia addirittura del 35 %. Il secondo punto è la comprensione che in Africa si gioca un partita importante. Stiamo parlando di un territorio ricco di materie prime e umane con grandi potenzialità. Su questo stiamo mettendo in campo grandi energie per garantire ai governanti di quei territori politiche di sviluppo adeguate e di raffreddamento dei conflitti. L’ultimo caposaldo del nostro piano è l’integrazione e su questo oggi stiamo celebrando un importante risultato in Calabria”.
L’adesione dei Comuni, è stato spiegato, avviene su base volontaria, con l’impegno che i centri che aderiscono all’intesa vengano salvaguardati da ulteriori invii. L’accordo per la distribuzione dei migranti sul territorio nazionale prevede degli incentivi economici per chi vi aderisce. Il riparto equo seguirà dei criteri con alcune clausole di salvaguardia: 2,5 migranti ogni mille abitanti, con una serie di correttivi per i Comuni più piccoli, i capoluoghi di città metropolitane e le zone terremotate. Attraverso un progetto pilota poi, finanziato con fondi europei, sarà costituita anche una task force di esperti a supporto degli Enti locali nella predisposizione dei bandi per l’adesione alla rete Sprar, e nella gestione delle problematiche sociali ed amministrative connesse alla presenza dei richiedenti asilo sul territorio. Gli obiettivi dell’intesa sottoscritta oggi sono due: garantire una vita dignitosa a chi arriva nel nostro paese e, allo stesso tempo, permettere alle istituzioni – soprattutto a quelle locali – di governare in modo efficace l’accoglienza. Per questo, nelle intenzioni del Governo, cittadini italiani e titolari di protezione internazionale avranno pari obblighi e doveri perché possa essere garantita una pacifica convivenza.
Con un sistema di accoglienza diffusa – che prevede il coinvolgimento di enti nazionali, locali e settore privato – si affrontano i diversi aspetti dell’inserimento dello straniero nel nostro paese: dal piano abitativo, all’inserimento nel mondo del lavoro, passando per il diritto alla salute. L’obiettivo è quello di creare un sistema di collaborazione virtuoso tra centro e periferia, che garantisca ai rifugiati e a coloro che possono avvalersi di protezione internazionale di condurre una vita dignitosa e sostenibile. Nel rispetto, però, di chi ospita.
Il Prefetto di Catanzaro Luisa Latella, che ha coordinato l’importante lavoro di raccordo con i Comuni aderenti allo Sprar, ha evidenziato il successo di una sinergia tra Regione, Anci, Prefetture e Comuni che ha condotto a questo brillante risultato. “L’intesa di oggi – ha anche sottolineato il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo – conclude un importante percorso ispirato alla massima collaborazione tra ministero, Prefetture e l’associazione dei Comuni. Soprattutto con la Regione e con il Presidente Oliverio si stanno creando le condizioni di un dialogo molto proficuo. Ne è testimonianza il Tavolo da poco messo in campo per risolvere i problemi legati alle tariffe sui rifiuti. Per quanto riguarda invece l’adesione allo Sprar – ha concluso – significa mettersi al sicuro da invii indiscriminati, potendo contare su qualificati servizi di accompagnamento all’integrazione degli immigrati”.