Riceviamo e pubblichiamo la nota di un nostro lettore riguardo il “Baratto Amministrativo”: <<A settembre del 2015, l ‘associazione libera badolatese ALBA , ha presentato una mozione al presidente dell’unione dei comuni di Isca Pino Ussia, invitandolo a voler prendere in considerazione l’opportunità di proporre ai sindaci che egli rappresentava, il cosiddetto: baratto amministrativo.
Intanto è cambiato il presidente di turno, sono trascorsi sette mesi ma del baratto nessuna notizia. Qual’è il problema? Molti comuni del nord hanno già da tempo messo in atto questa legge pur trovandosi in condizioni economiche ottimali e dove i cittadini con difficoltà trovano nell’amministrazione pubblica un sostegno economico e morale, invece qui?
Un rappresentante comunale con titolo di riferimento ha detto che non è applicabile, perché se no mezzo paese presenterebbe la domanda! E che vuol dire? Si ha accesso in base al proprio reddito e non perché si presenta domanda. Un’altra ipotesi sarebbe quella di non avere fondi per il progetto. Ma quali fondi? Per fare dei lavori di pubblica utilità, dove il lavoro si svolge per non più di quattro ore al giorno e per un periodo di uno/ due mesi, non servono centomila euro ma appena dieci/dodicimila, e magari le poche famiglie momentaneamente in difficoltà risolverebbero l’odiata ingerenza di equitalia. Chi dai cittadini è delegato a gestire un paese, dovrebbe comportarsi come un buon padre di famiglia che cerca di risolvere i problemi e agevolare tutti e non esaltare o dare a chi già sta bene di suo, accantonando l’altro nel buio dell’invisibilità sociale, e non è equo ricordarsi di costoro solamente quando devono pagare le tasse.
Le istituzioni spesso regalano migliaia di euro a destra e a manca, e poi non si trovano fondi per far lavorare chi ha difficoltà economiche, oppure giovani disoccupati. Nel periodo estivo i nostri paeselli hanno davvero bisogno di una rispolverata di presentabilità turistica quindi diamoci da fare. Ancora una volta invitiamo l’Unione dei Comuni ed il suo presidente attutale Nicola Ramogida, a voler convocare una riunione con i sindaci del comprensorio e cercare di mettere in atto il baratto amministrativo. Considerando che a breve ci saranno le elezioni comunali e in molti comuni calabresi ci sarà un cambiamento, si spera che le future amministrazioni applichino il baratto.
Una mancanza si sensibilità su questo tema non farà certo piacere ai cittadini, che magari si domanderanno il perché quando devano pagare le tasse corrono il rischio di vedersi bloccata l’auto o pignorata la casa e quando invece che c’è la possibilità di “Lavorare” non assistenzialismo, si fa orecchio da mercante? Andrea Naimo>>