Mai come quest’anno ci siamo resi conto di quanto sia “vitale” avere una efficiente sanità pubblica. Mai come in questo lunghissimo anno abbiamo dovuto prendere atto del fallimento del federalismo applicato al servizio sanitario.
Mai come in questo terribile abbiamo provato così tanto imbarazzo per una classe dirigente regionale predatoria, la cui unica preoccupazione, perfino nel bel mezzo di una drammatica crisi sanitaria ed economia, è stata quella di rimanere aggrappata alla propria poltrona, continuando a dispensare incarichi senza il benché minimo pudore.
Quanto accaduto a Soverato o a Cosenza, rappresenta la cartina di tornasole di come hanno ridotto la nostra regione.
Ed il nostro silenzio finisce per essere complici di questi mercanti di voti che pensano a lucrare anche sulla nostra salute.
Siamo a un livello di cinismo senza precedenti, condito da una irresponsabilità spaventa.
Quello in carica è il consiglio regionale che in piena emergenza ha provato a regalarsi il privilegio dei vitalizi.
E che il regalo sia stato approvato all’unanimità la dice lunga sul partito unico che soffoca l’ultima regione d’Europa.
Intanto mentre il “facente funzioni” si preoccupa di pietanze e di chi abbia diritto di crescere un bimbo, ben attento a sfoggiare il suo amato Alberto da Giussano … in Calabria si muore per incapacità.