La Giunta Regionale della Calabria ha approvato, anche quest’anno, entro i termini previsti dalla Legge 190/2012, l’aggiornamento al Piano Triennale per la Trasparenza e la Prevenzione della Corruzione.
Il Piano contiene le azioni e le misure di prevenzione utili a ridurre la probabilità che si verifichi il rischio corruzione per ciascun settore dell’Amministrazione regionale, con l’indicazione degli obiettivi, della tempistica, dei responsabili, degli indicatori e delle modalità di verifica dell’attuazione.
Nel Piano 2018-2020 si è anche dato conto del lavoro svolto in materia di anticorruzione nell’ultimo triennio, degli esiti e delle verifiche sul monitoraggio effettuati in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi, sullo stato di applicazione del Codice di comportamento (peraltro contestualmente novellato), sulla formazione in tema di anticorruzione, sulla tutela di chi segnala gli illeciti, sulla mappatura delle aree e dei processi a rischio corruzione.
Il Vicepresidente Antonio Viscomi, nell’occasione, ha ricordato quanti passi avanti siano stati compiuti in questo triennio sul tema della trasparenza e della prevenzione della corruzione dalla Regione Calabria . “La Giunta regionale, in questo triennio, – ha rimarcato Viscomi – coadiuvata dalla Responsabile per la Trasparenza e la Prevenzione della Corruzione, oltre alle misure obbligatorie previste dal Piano Nazionale, ha avviato importanti misure di prevenzione come l’istituzione dell’obbligo della doppia firma di Dirigente e responsabile del procedimento, nei decreti e nelle delibere, la pubblicazione mensile del registro cronologico dei pagamenti della Regione, la pubblicazione, entro 30 giorni, dei provvedimenti riguardanti gli affidamenti diretti di beni e servizi e quelli relativi agli affidamenti degli incarichi extraistituzionali ai dipendenti ed ai dirigenti”.
“Ricordo con particolare attenzione – ha proseguito il Vicepresidente – il provvedimento innovativo sulla rotazione dei dipendenti impegnati nelle aree di rischio corruzione. A partire dal 2017, infatti, sono stati approvati i criteri e le modalità di rotazione dei responsabili di procedimento e dei dipendenti di front office. Questa riforma – ha sottolineato Viscomi – seppure ancora appena avviata, costituisce un punto di partenza per le successive attività di riorganizzazione del personale, dal quale non si potrà prescindere”.
Non meno importante è stata l’attività intrapresa in questo triennio in materia di aggiornamento del codice di comportamento dei dipendenti, supportata anche dall’attività della Responsabile per la prevenzione della corruzione che più volte ha sottolineato la necessità di rendere trasparente ogni eventuale appartenenza a qualunque titolo ad associazioni che creino vincoli gerarchici, solidaristici e di obbedienza, dal momento che potrebbero essere messi a repentaglio i principi di cui agli artt. 97 e 98 della Costituzione, per come evidenziato anche dal Consiglio di Stato nella decisione n. 5881/2013.
“A seguito della nomina della nuova Responsabile regionale per la Trasparenza e la Prevenzione della Corruzione – ha concluso il Vicepresidente -, avvenuta nei giorni scorsi al termine di un interpello, non posso esimermi dal ringraziare la dirigente uscente Maria Gabriella Rizzo, per l’attività portata avanti d’intesa con la Giunta regionale e contestualmente rivolgo i migliori auguri di buon lavoro alla nuova responsabile, la dirigente regionale Francesca Palumbo”.