“La Ministra Grillo, responsabile dell’ultimo Commissariamento della sanità in Calabria, in piena continuità con l’ultimo decennio, continua a negare le gravi responsabilità del Governo che gestisce direttamente la sanità calabrese dal 2010.
Il fatto che la Regione sia stata espropriata dai suoi poteri ordinari nel governo della sanità è un dato incontestabile.
È grave che la Ministra Grillo continui a negare questa realtà al solo scopo di giustificare la scelta di mantenere il controllo della sanità calabrese in continuità con il passato. Il Commissariamento, giustificato dalla necessità di riorganizzare i servizi sanitari e risanare il bilancio del settore, a distanza di dieci anni presenta il disavanzo di 160 milioni di euro per il 2018 che la Ministra tenta maldestramente di scaricare sulle inesistenti responsabilità della Regione. Oltre al potere di gestione diretta, attraverso provvedimenti, sui quali la Regione non esercita alcun potere di controllo, il Ministero della Salute esercita funzione di controllo e verifica sugli atti assunti dai commissari.
Cosa ha fatto il Ministro Grillo, in carica da circa un anno alla guida del Ministero, per impedire le scelte dei Commissari governativi che hanno determinato il disavanzo di 160 milioni di euro? Sorge naturale il sospetto che la riproposizione di questa grave situazione di indebitamento sia funzionale al mantenimento della gestione commissariale della quale il Ministro annuncia, non a caso oggi, la estensione dei poteri anche sulle aziende sanitarie. Infatti, al 31 dicembre 2018, i Commissari governativi avrebbero dovuto consentire il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio per uscire dal Piano di Rientro. Ciò avrebbe sancito la fine del Commissariamento ed il ritorno del potere ordinario alla Regione.