Calabria Regione. Depurazione e controlli: le precisazioni di Antonella Rizzo, Assessore all’Ambiente Regione Calabria: <<In relazione all’articolo pubblicato sulla testata giornalistica “Corriere della Calabria”in data 12 agosto 2018, intitolato “Depurazione e controlli in ferie. Ferie da cosa?”, corre l’obbligo di chiedere l’immediata rettifica del contenuto, non conforme a verità, del medesimo nella parte in cui si asserisce in maniera artatamente confusa che: “le prove sono proprio i fiumi di mercurio e Escherichia coli ….”.
In proposito, con la piena disponibilità a fornire idonea documentazione attestante la veridicità di quanto si dirà, dai dati Arpacal risulta che, nel corso dell’anno 2018, il Servizio acque, nonostante le numerose campionature, non ha relazionato nè tantomeno certificato, la presenza di mercurio nei campioni di acque superficiali; mentre, per quanto riguarda l’escherichia coli, la presenza è stata individuata, durante la campagna di balneazione, nei punti: pontile Nord Gioia Tauro e delta Mesima Comune di San Ferdinando, risultati che per questi due punti non rappresentano una novità, in quanto gli stessi sono classificati per l’anno 2018 in classe x (scarsa) come da Decreto Dirigenziale”registro dei decreti dei dirigenti della Regione Calabria n.5184 del 25 maggio 2018.
Vale a dire che l’asserita presenza di valori di escherichia coli superiori alla norma è annosa e non dipende da presunte cause di attuale inquinamento delle acque.
Ma ancor di più sorprende la superficialità con la quale si imputa alla Regione Calabria e, nello specifico, all’Assessore all’Ambiente, un atteggiamento di lassismo “feriale”, in contrasto con quanto richiesto dai volontari di San Ferdinando e non certo dalle istituzioni locali, ben consce delle azioni avviate dall’Assessore all’Ambiente, ma attuate per competenza dal CORAP (altra grossolana imperfezione del richiamato articolo, in ordine alla competenza sulla gestione delle acque in questione e degli eventuali scarichi abusivi).
In proposito, occorre allora rilevare che sono stati realizzati nel corso del mese di luglio u.s. da parte del CORAP, a seguito di espressa richiesta della Regione Calabria, i lavori di manutenzione straordinaria della barriere filtranti realizzate nel corso dell’ estate 2017 alla foce del Fiume Mesima.
I lavori hanno previsto oltre alla pulizia delle barriere ed il rincalzo del materiale filtrante, anche la sistemazione delle parti danneggiate, lo scavo e l’asportazione del materiale sedimentato nei tratti a monte ed a valle delle stesse e la riattivazione del processo enzimatico. Tale processo in particolare, ha consentito mediante l’utilizzo di bioattivatori di origine naturale, la celere degradazione della carica organica e batteriologica eventualmente presente nelle acque, velocizzando i processi di sedimentazione e mineralizzazione delle sostanze.
L’andamento delle caratteristiche chimiche e batteriologiche delle acque e dei sedimenti, viene comunque costantemente monitorato per tutta l’estate con prelievi ed analisi di laboratorio al fine di garantire in funzione delle portate in arrivo, il corretto ed ottimale dosaggio dei bioattivatori. Ad oggi comunque i risultati chimici e batteriologici dimostrano un efficace funzionamento delle barriere con valori ampiamente al di sotto dei limiti normativi.
Gli interventi di manutenzione delle barriere comunque continuano nel corso anche del mese di agosto a causa della stagione particolarmente piovosa che si sta registrando.
Quanto sopra è da riferirsi anche al canalone di scolo delle acque meteoriche di San Ferdinando, posto al confine dell’area industriale di Gioia Tauro, la cui manutenzione è anche di competenza del CORAP ed in relazione al quale va sottolineato che, dopo gli eventi dell’estate 2016, sono stati messi in campo interventi sia di natura amministrativa che tecnica, intesi a prevenire il verificarsi di incresciosi fenomeni di inquinamento alla foce del canale.
In assenza di dati che contrastino con i valori – norma, nessun intervento è da ritenersi ammissibile.
Ritenute, dunque, inesatte le considerazioni contenute nel citato articolo, alla luce del costante monitoraggio delle acque di scolo, pur senza che vi sia una responsabilità diretta della Regione Calabria ma proprio per quel senso di responsabilità di chi ha in affidamento il bene ambiente e che, proprio per la peculiarità del bene e del periodo, non va certamente in ferie, vogliate provvedere, ai sensi dell’art. 8 Legge 47/1948, alla rettifica di quanto riportato nel citato articolo nella collocazione prevista dalla legge e con risalto analogo a quello riservato al brano giornalistico cui la rettifica si riferisce, comuncandoVi che, in difetto, si darà mandato all’Avvocatura regionale al fine di intraprendere tutte le iniziative necessarie volte a tutelare l’immagine della Regione Calabria, troppe volte strumentalmente infangata da notizie false, incomplete e, comunque, inesatte e, forse, tendenziose. Cordiali saluti.>>