A 31 anni dall’omicidio mafioso le massime istituzioni civili e militari hanno ricordato la figura del magistrato reggino.
“La memoria che ogni anno si rinnova qui a Campo Calabro, nel ricordo e nel doveroso omaggio che le massime istituzioni e i cittadini rivolgono al Giudice Antonino Scopelliti, è il segno di una comunità attenta, sensibile e soprattutto incapace di dimenticare i propri figli migliori. Ma dopo 31 anni da ciò che è accaduto in questo luogo, non possiamo rassegnarci all’idea di non conoscere la verità”.
È quanto affermato dal Sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace nel corso della sobria cerimonia commemorativa dedicata al giudice Antonino Scopelliti a Campo Calabro, a 31 anni dall’omicidio per mano mafiosa.
Presenti davanti alla stele che ricorda il punto esatto in cui avvenne il barbaro omicidio, le massime autorità civili e militari e naturalmente anche la presidente della Fondazione Scopelliti, Rosanna Scopelliti che nella giornata odierna, attraverso un lungo post pubblicato su Facebook, ha annunciato che per la Fondazione questo sarà l’ultimo anno di commemorazione, in attesa che sul caso Scopelliti si faccia piena luce.
Un omicidio definito da Versace, “una ferita ancora aperta non solo per questa terra ma per l’intero Paese che in quegli anni ha visto scosse le proprie fondamenta democratiche attraverso l’estremo sacrificio di uomini dello Stato colpiti dalla criminalità organizzata.
E come rappresentanti istituzionali abbiamo il dovere di tenere viva la luce intorno a questa drammatica vicenda, – ha rimarcato il rappresentante di Palazzo Alvaro – sostenendo il lavoro delle associazioni impegnate nella lotta antimafia, in primis la Fondazione Scopelliti con il suo presidente Rosanna Scopelliti che invitiamo a proseguire in questo appuntamento che ha un valore enorme per Reggio Calabria e non solo da un punto di vista simbolico, ma soprattutto come richiamo alle coscienze di tutti noi.
Ma è anche necessario – ha poi concluso Versace – che la magistratura, in cui riponiamo sempre la massima fiducia, prosegua nell’opera di ricerca della verità ponendo una parola definitiva alla morte del Giudice Scopelliti e ad una pagina buia di questo territorio”.
Quel 9 agosto del 1991 ha segnato le coscienze e i percorsi di vita di tanta gente di questa comunità, ha poi ricordato il Sindaco f.f del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, “e questo momento deve essere assolutamente rinnovato e tramandato alle future generazioni. Qui operatori della giustizia fanno un lavoro ad un tasso di difficoltà maggiore rispetto ad altri contesti del Paese.
E Scopelliti era uno di quelli che andava avanti a schiena dritta. E rivolgo dunque un appello affinché Rosanna Scopelliti riveda il suo pensiero che ha colpito duramente tutti noi. È doveroso lottare per la giustizia che dopo tanti anni non è ancora arrivata alla verità sul giudice Scopelliti ma è altrettanto fondamentale, per questa terra, mantenere vivo e presente il ricordo di una figura di questo spessore a cui non nessuno di noi può assolutamente rinunciare”.