Punto sulle azioni in corso e sulla programmazione futura. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra l’assessore regionale alle Infrastrutture Domenica Catalfamo e i vertici di Anas per fare il punto sugli interventi in corso e sulla programmazione dei nuovi interventi sulla rete stradale e autostradale della Calabria.
L’INTERVENTO SULL’A2
«Sono attualmente in corso – spiega l’assessorato – interventi di manutenzione straordinaria (project review), da nord verso sud, nei tratti Morano-Firmo/Sibari, Cosenza-Altilia, Pizzo-S. Onofrio per circa 330 milioni di euro complessivi. Gli interventi sono mirati al rifacimento delle parti ammalorate, all’allargamento di alcuni della carreggiata e al risanamento sismico dei viadotti più vetusti ed ammalorati».
L’assessore Catalfamo, dopo aver condiviso con i tecnici dell’Anas che «l’A2 costituisca una infrastruttura strategica di penetrazione e accessibilità e che i disagi causati dalla presenza di cantieri abbiano hanno anche rilevanti ripercussioni economiche e sociali», ha evidenziato «l’inderogabile necessità che in tutti i cantieri vengano ridotti i tempi di intervento attraverso il ricorso a turni di lavorazione notturna e festiva e che non vengano programmati interventi nei periodi di traffico intenso».
«L’Anas, – è scritto ancora – ha garantito ogni possibile impegno in tal senso partendo sin da subito nel tratto Cosenza-Altilia, uno dei tratti più pericolosi dell’intera autostrada A2. Negli oltre 20 km di cantiere vi sono lunghe interruzioni per l’esecuzione dei lavori in quanto solo in pochi punti è possibile programmare gli scambi tra le due carreggiate che corrono su piani sfalsati. In questo tratto si interverrà principalmente sulle zone non interessate dalle varianti in corso di avanzata progettazione che saranno oggetto di finanziamento specifico all’interno del prossimo contratto di programma».
IL TRATTO DI REGGIO CALABRIA
«La necessità di profondere ogni sforzo organizzativo per accelerare la conclusione degli interventi in corso – prosegue la nota – è stata particolarmente rimarcata per i cantieri in prossimità di Reggio Calabria, la cui accessibilità è ormai da troppo tempo inficiata dall’esecuzione dei lavori in corso. Anas ha rappresentato che l’intervento sulla carreggiata nord, su cui resta da completare la stesa del tappeto di usura, sarà completato entro la fine del 2020. Nel corso del 2021 dovrebbero essere realizzati ancora altri interventi di ripristino corticale di muri di sostegno, con un disagio certamente limitato rispetto a quello conseguente agli interventi massivi dell’ultimo anno. Per la carreggiata sud, rimarranno da completare nei successivi 2 mesi i lavori sul viadotto Catona, dove sono in corso i lavori di ripristino dei cordoli e di installazione di nuove barriere. Entro la fine di febbraio 2021 dunque l’intero tratto in prossimità delle Città di Reggio Calabria sarà ultimato e riaperto al traffico».
L’assessore Catalfamo ha sollecitato Anas anche «sull’intervento di ripristino della vecchia sede dell’autostrada tra gli svincoli di Scilla e Santa Trada, dismesso nel dicembre 2014. Si tratta di un importante intervento di riefficientamento e messa in esercizio che consentirà di riaprire al traffico locale questo tratto, importante asse di viabilità alternativa anche in caso di emergenza». Catalfamo ha anche ricevuto garanzia da Anas che l’apertura del tratto «potrà avvenire in tempi brevi».
SULLA 106
«Durante l’incontro – spiega ancora l’assessorato – si è discusso anche dei lavori in corso o in programmazione sulla Ss 106. A seguito della registrazione del contratto di programma 2018-2020 da parte della Ragioneria generale dello Stato, avvenuta nello scorso mese di novembre, sono state sbloccate importanti risorse che consentiranno non solo di avviare la progettazione di nuove opere ma anche di procedere con la realizzazione di rotatorie per la messa in sicurezza di alcuni tratti, per un importo di 20 milioni di euro».
I TRATTI INTERESSATI
«Per il tratto tra Catanzaro e Crotone, la Regione Calabria si è resa disponibile ad accogliere la richiesta di Anas e dei Comuni interessati di deroga al dibattito pubblico, utilizzando una misura di accelerazione degli investimenti approvata con il recente decreto “Semplificazione”. Per il tratto tra Crotone e Sibari nelle prossime settimane saranno organizzati incontri con i comuni interessati per condividere le ipotesi progettuali in corso di redazione».
LE CARENZE DELLA 106
L’assessore anche in questa sede ha ribadito «l’evidente grave carenza nelle precedenti programmazioni di interventi sul tratto di Ss 106 tra Catanzaro e Reggio che soffre di annosi problemi in termini di sicurezza e di capacità non adeguata agli elevati flussi di traffico. In merito a tale condivisa e ingiustificabile carenza Anas, ha assicurato che nel prossimo contratto di programma, in fase di predisposizione, sarà finanziata la progettazione di fattibilità complessiva propedeutica alla concreta programmazione dei relativi interventi. Nel “ripensare” l’ammodernamento della SS106 nel tratto da Catanzaro a Reggio si ripartirà dei vecchi “megalotti” individuati in passato e mai finanziati, Satriano-Roccella Jonica, Roccella Jonica-Ardore, Ardore-Palizzi, Palizzi-Melito P.S. Per tali lotti è stato evidenziato che le progettazioni dell’epoca prevedevano la realizzazione nella fascia pedemontana con costi molto elevati per la presenza di numerosi viadotti e gallerie; una rivisitazione delle scelte progettuali valuterà certamente l’ipotesi di realizzare le arterie in prossimità della costa, riducendo i costi e consentendo di servire anche il traffico locale e non solo quello di lunga percorrenza. In considerazione della complessa analisi e dei necessari approfondimenti, si è anche condivisa l’opportunità di concordare a breve un ulteriore confronto dedicato all’intero tratto Catanzaro-Reggio Calabria».
«Gli imminenti incontri successivi – conclude la nota –, come già condiviso con Mit e l’Agenzia di Coesione, saranno mirati a monitorare l’efficace conduzione degli interventi in corso ma anche alla redazione del prossimo contratto di programma che dovrà essere pensato in un’ottica di un sistema dei trasporti integrato e basato su una visione unitaria di funzionamento dell’intera rete calabrese».