Il consorzio Blu Calabria, di cui mi pregio essere presidente, annovera tra i consorziati diversi operatori del settore ittico e nell’ultima riunione si è discusso delle difficoltà cui sono costretti gli operatori del settore in considerazione dell’accertato miglioramento dello stato dello stock di Tonno rosso Mediterraneo da parte dell’ICCAT e del conseguente aumento del contingente di cattura assegnato all’Italia di circa 850 ton. tra il 2019 e 2020, la valutazione preliminare sembrerebbe assicurare che, allo stato, il sistema circuizione avrebbe raggiunto la quota di cattura storica assegnatale nel 2009; si è quindi deciso di fare opportuna richiesta nelle sedi istituzionali alfine di ottenere un’equa redistribuzione delle quote tonno rosso in Calabria.
L’art 43 del Regolamento (UE) n.2107 del 2017 stabilisce, poi, che: “In conformità dell’articolo 17 del regolamento (UE) n. 1380/2013, in sede di assegnazione delle possibilità di pesca per gli stock di tonno rosso e pesce spada a loro disposizione, gli Stati membri utilizzano criteri trasparenti e oggettivi, anche di tipo ambientale, sociale ed economico, e si adoperano inoltre per ripartire equamente i contingenti nazionali tra i vari segmenti di flotta tenendo particolarmente conto della pesca tradizionale e artigianale nonché per prevedere incentivi per i pescherecci dell’Unione che impiegano attrezzi da pesca selettivi o utilizzano tecniche di pesca caratterizzati da un ridotto impatto ambientale”.
Si pone, pertanto, la problematica dell’assegnazione delle possibilità di pesca, da parte dello Stato, dello stock di tonno rosso, utilizzando criteri trasparenti, oggettivi, anche di tipo ambientale, sociale ed economico, prevedendo, inoltre, un riparto equo tra i vari segmenti della flotta tenendo particolarmente conto della pesca tradizionale e artigianale; a tal fine, si chiede di evitare la concentrazione delle quote aggiuntive di tonno rosso assegnate all’Italia e in particolare della Calabria sempre allo stesso raggruppamento di imprenditori, mediante una distribuzione di tali contingenti a chi già ne è in possesso, come già previsto nell’ultimo bando MIPAAFT per l’allargamento della flotta a nuove imbarcazioni.
Quello che si chiede è una distribuzione delle quote con meccanismi equi dal punto di vista sociale ed economico, nonché sostenibile dal punto di vista ambientale evitando ad esempio che chi opera con la circuizione a tonno rosso possa anche prelevare piccoli pelagici, distruggendo un’intera economia di piccole imbarcazioni. Al fine di migliorare le condizioni per gli operatori calabresi del settore ittico nei prossimi giorni chiederemo un incontro al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo On. Gian Marco Centinaio relativamente alla redistribuzione di quote tonno rosso tra sistemi di pesca e tra imbarcazioni all’interno di uno stesso sistema di pesca.