Si è svolta nella sala Santa “Madre Teresa di Calcutta” di Grimaldi (CS) la prima sessione di formazione ambientale dal titolo “Progetto nelle scuole – Raccontiamo il nostro territorio tra ambiente e sostenibilità” organizzato dal Rotary Club Rogliano – Valle del Savuto e che prevede un percorso di quattro anni.
La formazione ha interessato gli alunni delle scuole medie degli istituti comprensivi di Mangone, Grimaldi, Rogliano e Bianchi-Scigliano e prevedeva, tra l’altro, anche un concorso per la realizzazione di un notiziario ambientale.
L’Arpacal ha partecipato con la relazione del dott. Gaetano Osso, referente geologo del Dipartimento di Cosenza che, con l’ausilio della didattica multimediale, ha trattato la tematica della terra, intesa come suolo, e della sua fondamentale importanza per la vita in quanto rappresenta il supporto di tutta l’attività biotica all’interno degli ecosistemi terrestri.
Dopo la presentazione introduttiva dell’Arpacal, il dott. Osso si è in particolare soffermato sull’origine dei suoli, sui processi che lo generano e sulle sue classificazioni e stratificazioni.
Ha poi trattato l’importanza del suolo, considerato che la produzione del cibo dipende da un sottile strato di terra, profondo da 30 a 100 cm, con una biodiversità notevole (ci sono più organismi in un cucchiaio di terra che persone sulla Terra) e con tempi di creazione molto lunghi (ci vogliono ben 500 anni per creare 2,5 centimetri di suolo). Per questi motivi il suolo è da considerarsi una risorsa sostanzialmente non rinnovabile che svolge funzioni fondamentali, di seguito sintetizzate:
- produttiva: l’esistenza di ogni animale, di ogni pianta che vive sulla terra dipende in ultima analisi dal suolo;
- protettiva: un suolo di buona qualità protegge l’acqua potabile, filtrando potenziali inquinanti. Inoltre cattura il 20% circa del carbonio immesso nell’atmosfera dalle attività dell’uomo;
- regolatrice: il suolo riduce il rischio di inondazioni e regola il rifornimento delle falde acquifere;
- naturalistica: i suoli sono vivi. In una manciata di suolo sono presenti miliardi di organismi viventi;
- climatica: suolo e clima si influenzano reciprocamente. Il degrado del suolo può ad esempio portare alla desertificazione;
- storico-ambientale: custodisce le tracce dei cambiamenti ambientali e della storia dell’uomo;
- insediativa: sul suolo costruiamo le nostre case e le strade; dal suolo estraiamo anche argilla, sabbia e ghiaia per le costruzioni edilizie.
Ha poi discusso sulle principali cause che ne minacciano l’esistenza e la conservazione: disboscamenti incontrollati, incendi, erosione, desertificazione, sfruttamento intensivo, salinizzazione e, non da ultimo, inquinamento già oggetto d’interesse del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), che ha ricostituito il Comitato tecnico scientifico per l’Osservatorio nazionale pedologico (ONP) e partecipando al Gruppo di Lavoro istituito presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la stesura di una Direttiva Quadro sulla Protezione del Suolo (Soil Framework Directive – SFD).
Il tema trattato è in linea con gli indirizzi formativi di ISPRA (www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/pubblicazionidipregio/suolo…/22-26.pdf) a seguito degli esiti del summit mondiale dell’ONU sullo sviluppo sostenibile, tenutosi nel 2002 a Johannesburg, che hanno ribadito l’importanza del ruolo strategico che la scuola e il mondo della ricerca hanno nel perseguire gli obiettivi del programma ONU Agenda 21 sancito nel precedente Summit di Rio de Janeiro del 1992.
Sulla base degli stessi indirizzi non si è tralasciato la problematica del “consumo del suolo” che comporta, secondo i dati ISPRA, la perdita irreversibile di 6-7 metri quadrati al secondo, circa 30 ettari al giorno, solo in Italia solo a causa della sua alterazione profonda e alla copertura artificiale con cemento o asfalto. Da ciò nasce l’iniziativa delle Nazioni Unite di celebrare questa indispensabile risorsa naturale con la Giornata Mondiale del Suolo, il 5 Dicembre.