“Mi dispiace che il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo non comprenda o, consapevolmente, tenda a rimuovere il difficile percorso che ha portato all’approvazione di una legge che, finalmente, condurrà all’istituzione della Zes (Zona economica speciale) a Gioia Tauro. E’ questo un obiettivo agitato e perseguito da decenni e mai realizzato, perché contrastato da interessi e da logiche nordiste che ci sono state contro il sud e contro la Calabria. Oggi possiamo dire che, grazie alla nostra iniziativa ed alla capacità di avere determinato le condizioni di un orientamento positivo, da parte del Governo nazionale e da parte dell’Europa, la Zes può diventare una realtà. Non è stato semplice, considerate le candidature in campo di altre realtà del centro-nord, ottenere questo risultato. Non è un caso che, attraverso un confronto con gli organismi europei, nella legge approvata dal Parlamento, siano state espressamente e rigorosamente fissati i requisiti necessari per l’istituzione delle Zes in Italia (art.4 comma 2 della legge del sud). Il porto di Gioia Tauro, unico in Calabria nella rete Ten-transeuropea, è tra le poche realtà del Mezzogiorno che possiede i requisiti previsti dalla legge. D’altronde, Gioia Tauro è la più importate infrastruttura di transhipment in grado di competere con la grande portualità del nord Europa del bacino del Mediterraneo. Alimentare una polemica localistica non comprendendo o sminuendo la portata del progetto Gioia Tauro, significa muoversi in una dimensione priva di una visione complessiva dello sviluppo della Calabria. Gioia Tauro, lo ribadisco, è un punto di forza della Calabria e dell’Italia. Attardarsi in polemiche di campanile fa male, in primo luogo ai territori che si rappresentano, a partire dalla stessa città di Catanzaro che, invece, possono trarre occasione di crescita e di sviluppo”.