Anche nella mattina odierna, 17 agosto, è continuata l’attività di controllo dei militari della Guardia Costiera di Soverato, coordinati dal Comandante, Tenente di Vascello (CP) Claudia Palusci, in sinergia con gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica, al comando del Tenente di Vascello (CP) Sub. Pietro Alfano e della motovedetta CP 760, del medesimo Ufficio marittimo.
In particolare, sono state espletate numerose ispezioni volte a garantire la tutela delle risorse ittiche, mediante appositi accertamenti mirati a verificare la regolarità degli attrezzi da pesca impiegati da pescatori sportivi e professionali, sull’intera fascia di giurisdizione del Circondario Marittimo di Soverato.
Nello specifico, i militari della Guardia Costiera di Soverato intervenuti con una pattuglia terrestre, con l’ausilio della Motovedetta CP 769, dislocata presso il dipendente Ufficio Locale Marittimo di Catanzaro Marina e della Motovedetta CP 760 della Guardia Costiera di Roccella Jonica, entrambe in servizio di pattugliamento marittimo, hanno sottoposto a controllo due unità da diporto nelle acque prospicienti il comune di Santa Caterina dello Ionio. Il personale militare operante ha proceduto al sequestro amministrativo di entrambi i motori marini fuoribordo, installati sui natanti suddetti, per l’accertata mancanza della copertura assicurativa, elevando altresì una sanzione amministrativa di € 848,00 a carico di ciascun proprietario/conduttore.
Successivamente, durante il pattugliamento congiunto delle Motovedette in parola, veniva sottoposto a controllo un motopesca a bordo del quale si riscontrava l’imbarco irregolare di n. 1 marittimo, non regolarmente trascritto sul ruolino d’equipaggio. Veniva effettuata la relativa contestazione al comandante dell’unità da pesca e si elevava n. 1 verbale amministrativo dell’importo di € 308,00.
La Motovedetta CP 760, dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica, nelle acque antistanti il comune di Monasterace, intercettava un natante da diporto a bordo del quale si trovava n. 1 rete da posta “tipo derivante” di circa 60 mt. di lunghezza. Pertanto, il personale militare procedeva ad elevare un verbale amministrativo dell’importo di € 1000,00 per detenzione di attrezzo da pesca non consentito e contestualmente effettuava il sequestro amministrativo del medesimo.