Con un algido cambio di serratura e senza alcuna comunicazione ufficiale, l’Amministrazione di  Casali del Manco mette sotto chiave i volumi della Biblioteca delle Donne Bruzie e destina i locali ad un’altra associazione, senza aver prima provveduto ad una ricollocazione che renda fruibile il sapere delle donne del Mediterraneo.

La notizia è stata diffusa dall’Associazione Biblioteca delle Donne Bruzie che fino alla improvvisa defenestrazione si era presa cura, pur senza accordi formali ma di fatto, della raccolta di volumi e dello stabile in cui erano collocati.

Facciamo nostra la battaglia delle donne della Biblioteca che affermano una verità incontrovertibile: “C’è inoltre un aggravante per il neonato Comune dei Casali del Manco, nato dalla fusione di ben cinque comuni del nostro territorio: la distruzione della memoria storica e dei luoghi che la custodiscono e la mantengono in vita, che è base dell’identità delle comunità, come quella dell’ex comune di Pedace dove, nel 1968, l’allora sindaco del Comune oggi accorpato, Rita Pisano, conosciuta in tutto il mondo come una delle prime donne sindaco d’Italia dopo la liberazione e femminista ante litteram, fece costruire, con tutti i crismi normativi, uno stabile per ubicarvi la prima e forse unica Biblioteca del nostro territorio presilano.”

Il sapere è ricchezza, la cultura è libertà: privarne un territorio è un gesto di violenza che non possiamo accettare.

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