Un aiuto ai produttori di pesche, nettarine, susine, albicocche e pere, nella piana di Sibari, fortemente danneggiati dalle anomalie climatiche che hanno portato ad calo generale di circa il 40% della produttività . E’ quanto richiesto alla Regione Calabria ed al Ministero dell’Agricoltura da Federimpreseitalia Calabria guidata da Mariella Costantino e dal delegato provinciale di Cosenza dell’associazione di categoria, Cristian Vocaturi.
“Nell’anno 2016 sempre più cultivar di pesche, nettarine, Susine, Albicocche e Pere – spiega Vocaturi – hanno avuto una scarsa quantità di freddo invernale ed un periodo fiorale molto umido e piovoso, con presenza di nebbie persistenti anche 8-10 giorni.
Tutto ciò ha provato un forte disturbo all’impollinazione ed alla successiva fecondazione degli ovuli dei fiori. In realtà gli ovari dei fiori con ovuli mal impollinati hanno dato comunque origine ai frutti. Tuttavia questi, non avendo embrioni vitali, non si sono sviluppati e sono rimasti piccoli sulla pianta senza possibilità alcuna di diventare commercializzabili”. Una calamità non assicurabile, secondo quanto previsto dal “Piano Assicurativo Agricolo 2016”, ma che ha portato ad un notevole calo della produzione e commercializzazione in tutta l’area, da Cassano Ionio a Roggiano Gravina, da Castrovillari a Spezzano Albanese, Altomonte ,San Lorenzo del Vallo, Firmo, Saracena, Tarsia e Roggiano Gravina, mettendo in difficoltà le già provate aziende agricole. Ecco perché, Vocaturi chiede al governo regionale e nazionale “ la Vostra attivazione presso gli organi competenti per le necessarie verifiche, come peraltro già in corso nella regione Puglia”.