Sceglieva le sue vittime tra i commercianti ambulanti, offriva loro il “caffè fatale”, ovvero “corretto” con un potente sonnifero e li rapinava. L’esame delle denunce e l’attenta valutazione degli elementi ha aiutato gli inquirenti ad individuare e rintracciare la responsabile, arrestata nel pomeriggio di ieri. Il modus operandi era sempre lo stesso.
Dopo aver scelto l’obiettivo, di solito di sesso maschile, la donna si fingeva una cliente.
Dopo aver approcciato la vittima con una banale conversazione, entrava nella giusta confidenza per offrirgli un caffè ristoratore.
In alcuni casi le vittime, sotto gli effetti del medicinale, hanno assistito impotenti – in uno stato di semi-incoscienza e incapacità di coordinare i movimenti – alla sottrazione dei loro monili in oro e del portafogli, cadendo poi nel sonno forzato.
Attraverso le descrizioni contenute nelle denunce e l’esame delle testimonianze, gli investigatori del Commissariato Romanina, diretto dal dr. Domenico Condello, sono risaliti all’identità di una donna già coinvolta in simili episodi.
I poliziotti, con il riconoscimento fotografico della rapinatrice da parte dei commercianti “sedati”, hanno avuto la certezza della responsabilità di L.C., 48enne senza fissa dimora.
E’ stata quindi richiesta all’autorità giudiziaria l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti e sono poi scattate le operazioni per il suo rintraccio.
Nel pomeriggio di ieri, nelle campagne di Cisterna di Latina, i poliziotti impegnati nel pedinamento del suo presunto compagno, hanno alla fine individuato e bloccato la 48enne e sequestrato diverse confezioni di medicinali.
Accompagnata negli uffici del Commissariato Romanina, è stata arrestata in esecuzione della misura cautelare emessa dall’autorità giudiziaria per il reato di rapina.
Le indagini proseguiranno per accertare eventuali ulteriori episodi analoghi non ancora denunciati dalle sue vittime.