Razionalizzazione delle risorse e dei presidi della Polizia di Stato sul territorio varato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Bruno Censore (PD) a difesa della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia: “E’ un’eccellenza non solo per Vibo e la Calabria ma per l’intero Paese che va tutelata”.
«Atteso che lo sviluppo e il progresso sono strettamente connessi alla sicurezza e alla legalità, sono e resto fermamente convinto che ogni riforma non debba basarsi esclusivamente su parametri ragionieristici, senza una previa analisi dei contesti e delle varie problematiche. Dico questo nella consapevolezza che la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia, con la sua offerta formativa altamente qualificata ed in grado di sviluppare professionalità al passo con i tempi, rappresenti una eccellenza non solo per Vibo e la Calabria ma per l’intero Paese; una eccellenza da salvaguardare per non intaccare le esigenze di sicurezza e di lotta alla criminalità e al malaffare».
E’ quanto afferma il Deputato del Partito Democratico Bruno Censore, spostando le attenzioni sul “Progetto di razionalizzazione delle risorse e dei presidi della Polizia di Stato sul territorio” predisposto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e commentando il grido di allarme lanciato dalla Segreteria Provinciale del SIULP, in merito ad una eventuale e paventata chiusura della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia.
«Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, con nota n. 559/A/1/131.4.1/2701 del 3 marzo scorso, ha reso noto a Prefetti e Questori il “Progetto di razionalizzazione delle risorse e dei presidi di Polizia di Stato sul territorio”. Nel documento – spiega il Deputato del PD – sull’intero territorio nazionale, si parla della soppressione di 11 Commissariati distaccati, 2 Compartimenti e 27 Presidi minori di Polizia Stradale, di 73 tra Sottosezioni e Posti di Polizia ferroviaria, di 73 Sezioni provinciali di Polizia Postale (tra cui quella di Vibo Valentia), di 2 Zone di frontiera e 10 Presidi minori di Polizia delle Frontiere, nonché della soppressione di tutte le 50 Squadre nautiche, 4 Squadre sommozzatori, 11 Squadre a cavallo e 4 Nuclei artificieri. Dunque – osserva Bruno Censore – almeno per il momento, non ci sarà nessuna soppressione della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia: con la nota n. 559/A/1/131.4.1/2701 del 3 marzo scorso, infatti, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno – riferisce ancora il Parlamentare del Partito Democratico – ha semplicemente annunciato che è in corso di approfondimento la rimodulazione degli istituti di istruzione della Polizia di Stato, con l’intento di ridurli e concentrali in tre, quattro sedi in strutture di proprietà demaniale. Tuttavia – continua Censore – malgrado non sia stata ancora disposta nessuna chiusura, la spending review del Viminale impone di tenere alta la guardia, al fine di evitare che il Vibonese possa caratterizzarsi per un inasprimento della fragilità sotto il profilo della sicurezza. Pertanto – conclude Censore – le preoccupazioni esternate dalle rappresentanze sindacali di Polizia non possono restare inascoltate. Coinvolgendo gli altri Parlamentari e i componenti calabresi del Governo, nei prossimi giorni mi farò portavoce di una battaglia a difesa di un’eccellenza qual è la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia, nella consapevolezza che in un territorio in cui la criminalità segna notoriamente e drammaticamente il suo radicamento non si può dare ai cittadini la percezione che il tema della sicurezza e della lotta al malaffare non rappresentino una priorità».