“La scomparsa di Quirino Ledda lascia un vuoto incolmabile nel mondo della sinistra e nel panorama politico calabrese.” Queste le parole espresse dal deputato del partito democratico, Bruno Censore, appena appresa la notizia della scomparsa dell’ex Vice Presidente del consiglio regionale.
Parole di riconoscenza vengono espresse, nella stessa nota, anche dal locale circolo democratico di Serra San Bruno con a capo alcuni dei vecchi compagni, come Domenico Dominelli, che ricordano Quirino Ledda come un grande combattente della sinistra calabrese. Gli amici e i compagni lo ricordano per le grandi battaglie portate avanti principalmente a favore dell’entroterra e più specificatamente per la nostra zona. In particolare si ricorda l’impegno profuso per il comune di Serra San Bruno, culminato con la lotta sostenuta, con lui protagonista, insieme ai compagni dell’allora sezione del PCI, per la permanenza della Certosa serrese. Frequenti sono stati gli approcci e i colloqui avuti dal compagno Ledda con l’allora priore del monastero, soprattutto durante la gestione dei notevoli lavori di restauro effettuati grazie al suo tempestivo e costante intervento.
Come non ricordare, inoltre, anche la sua battaglia, in qualità di segretario provinciale della CGIL, a sostegno dei centri di Nardodipace e Fabrizia, colpiti dalla tragica alluvione del 1970.
Il deputato Censore e i compagni, infine, lo ricordano con affetto, oltre che per l’impegno profuso a favore dei lavoratori e delle fasce deboli, anche per il suo attaccamento ai valori della famiglia e per la sua “tradizione” di regalare ogni giorno una rosa all’amata moglie.