“Affrontiamo una volta per tutte il problema della manutenzione delle strade interne dei centri abitati. Il problema non è solo di Bronte, è generalizzato e non può essere risolto con i risicati bilanci dei Comuni”.

La voce è quella del consigliere comunale di Bronte, Carlo Castiglione, ma a pensarla alla stessa maniera sono anche i consiglieri di maggioranza Nunzio Saitta, Maria De Luca, Massimo Castiglione, Thomas Cuzzumbo, Nunzio Castiglione, Giancarlo Luca, Valentina Adele Saporito. Tutti, infatti, hanno sottoscritto un “ordine del giorno in merito allo stato della strade interne di  competenza del Comune di Bronte”, chiedendo al presidente del Consiglio comunale, dott. Aldo Catania di poter affrontare l’argomento all’interno dell’Assemblea consiliare: “Considerato – si legge nella richiesta – che gli eventi atmosferici occorsi negli ultimi mesi hanno contribuito al peggioramento delle condizioni delle strade interne al Comune di Bronte, che tali ammalorate condizioni rappresentano un costo sociale per i nostri concittadini, chiediamo la calendarizzazione di un ordine del giorno in cui siano dibattute le ipotesi progettuali, le linee di finanziamento, le tempistiche e gli impatti a lungo termine al fine di redigere un piano di intervento ad atto di indirizzo nei confronti della Giunta Municipale”.

“Quello delle buche nelle strade interne è un problema percepito a Bronte ed in tutto il sud Italia. – poi spiega a noi Castiglione – Le strade sono ovunque in condizioni critiche. Questo ci fa capire che non può essere affrontato con un post sui social, come non può essere risolto con interventi tampone. La manutenzione della viabilità interna va inserita all’interno di programma sulla mobilità in grado di attingere a fondi provenienti dall’Europa o dallo Stato, oppure dalla Regione. Pensare che i risicati bilanci del Comuni possano affrontare un problema così impellente è assurdo. Bisogna invece individuare un percorso che garantisca soluzioni che durano nel tempo, superando i tempi delle singole amministrazioni. Se non facciamo questo – conclude – i Comuni del sud continueranno a coprire le buche. Ma si perderà solo tempo e risorse perché presto il problema in quella buca si ripresenterà”.

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