Dai banchi del consiglio comunale i rappresentanti della circoscrizione chiedono risposte e chiarezza sul futuro dell’arteria che conduce allo svincolo della zona sud. Per il presidente Di Blasi non è più accettabile procedere senza programmazione. Seduta aggiornata al prossimo 21 luglio con la promessa di Isgrò: spero che ci sia il nome del progettista Venerdì, 8 luglio, 2011 – 13:59 Scritto da: edepasquale Categoria: spazio quartieri Tag: bretella San Filippo | di blasi | II quartiere | isgrò | rodriquez + condividi Tutto parte dal mancato intervento per la rimozione della briglia rotta, che nel 2006 ha prodotto il cedimento, forse prevedibile, della strada arginale che conduce al polo sportivo San Filippo. Da quel momento è stato un susseguirsi di crepe e avvallamenti dell’asfalto che hanno preoccupato, e non poco, i componenti del consiglio della II circoscrizione. La presenza, all’interno del letto del torrente, della briglia non rimossa, ha progressivamente ostruito la circolazione dell’acqua che, di conseguenza, è andata pian piano ad infiltrarsi sotto i muri arginali del corso d’acqua. Con conseguenze che si sono mostrate, in tutta la loro gravità, lo scorso mese di marzo, con il cedimento della bretella d’ingresso dello svincolo di San Filippo e la chiusura di mezza carreggiata. Ad aver influito sugli ultimi danni, l’alluvione verificatasi il 1. marzo. Questi i fatti e gli antefatti ripercorsi, con tanto di documentazione fotografica, dal presidente del II quartiere Giovanni Di Blasi, nel corso della seduta straordinaria tenutasi presso l’aula consiliare di Palazzo Zanca. Un passaggio forse “obbligato” per poter riuscire finalmente a porre la gusta attenzione sul problema e mettere alle strette l’amministrazione comunale, rappresentata tra i banchi dall’assessore alle manutenzioni Pippo Isgrò. «Abbiamo chiesto questo incontro – spiega Di Blasi – per capire se e quando il progetto per gli interventi verrà presentato. Così non si può più andare avanti, sia per questioni di sicurezza che di decoro urbano. Abbiamo presentato decine di interrogazioni e fatti altrettanti sopralluoghi, anche con l’assessore Isgrò, per far capire i rischi e i pericoli corsi, adesso serve una soluzione. Soprattutto considerando che, se quella briglia fosse stata rimossa al momento opportuno, oggi, probabilmente non ci saremmo ritrovati al punto in cui siamo». Il condizionale però è d’obbligo, considerando, come spiega lo stesso Di Blasi, che anche il crollo avvenuto a monte, lato nord dello stadio (lo scorso 7 maggio) e i successivi cedimenti stradali, non è escluso siano dovuti, oltre che a fattori contingenti, anche a complessive carenze progettuali. A tutelare l’operato di Palazzo Zanca e a far le veci del sindaco Buzzanca, la cui presenza, insieme quella dell’ing. Amato era stata invocata dall’intero consiglio, ma senza successo, l’assessore Isgrò: «Conosciamo bene le difficoltà che interessano la zona di San Filippo. Ricordo benissimo il crollo avvenuto a marzo sotto i nostri occhi propri durante un sopralluogo. Esattamente qualche giorno prima, dopo una lunghissima attesa, l’ing. Rodriquez (realizzatore anche del primo progetto), ci aveva consegnato il lavoro, a cui erano stati apportati degli accorgimenti, perché la somma inizialmente prevista (800 mila euro) non era nelle disponibilità del Comune. Si è perso troppo tempo, oggi non ce lo possiamo più permettere. Ho chiesto all’ing. Amato di fornirmi al più presto tutte le coordinate necessarie, questo progetto va redatto, al più presto». Isgrò accoglie e condivide le preoccupazioni esposte dal quartiere, di fronte al quale prende un impegno ufficiale: «Entro dieci spero di avere il nome dell’ingegnere che avrà l’incarico di redigere il progetto stabilendo le somme da stanziare». Affermazioni prese in parola dal presidente Di Blasi: «Aggiorniamo la seduta al prossimo 21 luglio sperando che l’assessore mantenga la promessa». Le possibilità, come spiegato dal rappresentante della giunta, sono due: affidare la gara internamente, oppure procedere per un affidamento esterno. Soluzione quest’ultima che, a detta di Isgrò, accelererebbe la procedura. L’ultima parola spetta però al primo cittadino…Che sia la svolta, anzi lo svincolo, giusto? (ELENA DE PASQUALE)

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