II silenzio è definito come il rumore dell’anima; esso è più assordante di un frastuono perché raccoglie tutte le cose che si vorrebbero dire, ma non se ne ha il coraggio, o non si trova il tempo per farlo. Sarà questo il motivo che induce chi ha il compito di amministrare la cosa pubblica, a non rispondere alle tante richieste di aiuto che provengono dai cittadini onesti che pagano le tasse o da chi, essendo fisicamente lontano, segue ugualmente ma con maggiore apprensione le sorti del paese ?.
Eppure l’importanza e la gravità generale del momento, imporrebbero un ben altro atteggiamento da parte di chi ha avuto in questi ultimi cinque anni, la responsabilità e le sorti della comunità bovalinese. La gente, oltre che pagare le tasse con grandissimi sacrifici, non sa più cosa fare e a che santo votarsi. Il degrado urbano è sotto gli occhi di tutti ed ha raggiunto livelli di guardia preoccupanti, la risoluzione anche dei più piccoli problemi quotidiani (come tappare delle buche sul manto stradale) è diventato un problema insormontabile, la sicurezza stradale è da sempre un opzional, ciò nonostante adesso ci siano le tante telecamere di videosorveglianza disseminate sul territorio comunale che dovrebbero fungere da deterrente nei confronti di chi, abitualmente, scorazza indisturbato anche per le vie principali del paese. Comunque, piangere sul latte versato è inutile, le elezioni comunali (salvo caso contrario dovuto all’eventuale scioglimento del consiglio) sono ormai alle porte e non c’è più tempo per recriminare sul cosa è stato, ma bisogna guardare avanti e pensare subito al cosa sarà. Tuttavia, è opportuno aprire una volta per tutte gli occhi, per evitare di ricadere nell’errore di perdere altro tempo prezioso che finirebbe per allontanarci definitivamente dal carro che ci potrebbe agganciare al treno della “crescita e dello sviluppo”.
E’ necessario quindi, agire con chiarezza e con onestà di intenti, chi non ha fatto in tutti questi anni il “bene del paese” (e ce ne sono diversi, purtroppo) deve stare definitivamente lontano dalla cosa pubblica e lasciare spazio alla politica del “buon governo” e, soprattutto, ai tanti giovani che si fanno tanto apprezzare per le loro enormi capacità, anche al di fuori del contesto locale. Pertanto, l’attività politica è già iniziata, in questi giorni le riunioni di partito, le discussioni di correnti politiche e di movimenti culturali sono sempre più frequenti, si parla per esempio, con sempre maggiore insistenza della nascita di un “patto sociale per la città” (di cui farebbero parte soggetti di diversa estrazione culturale e politica, ma anche di semplici cittadini) che ha lanciato l’idea di mettere insieme le migliori potenzialità politiche, culturali ed imprenditoriali del paese senza distinzione di colori o di casacche e che annoveri tra le proprie fila gli uomini e le donne di buona volontà che hanno voglia di spendersi per il bene della comunità.
L’iniziativa intrapresa dai vari esponenti è sicuramente lodevole e suscita, tra l’altro, parecchio interesse, ma l’esito sulla sua reale fattibilità appare alquanto incerto perchè in effetti si tratta di una rivisitazione di quanto già accaduto nel 2010 con la nascita di “Nova Bovalino” che, pur avendo avuto un ottimo successo elettorale, alla fine non è riuscita, metaforicamente, ad alzare la coppa. Comunque il progetto è ancora in fase embrionale e, pertanto, sarà il tempo il miglior giudice per stabilire se alla fine esso, risulterà vincente o meno. Nel restante panorama politico locale, di cui allo stato attuale si ha concreta e certa conoscenza, si sa della presenza attiva del movimento politico-culturale “Agave”, coordinata dall’Avvocato Vincenzo Maesano che, oltre a mettere in campo una serie di attività finalizzate al miglioramento della qualità della vita (come per esempio la raccolta degli oli esausti, peraltro già iniziata), ha da poco allacciato anche un filo diretto con la cittadinanza attraverso la nascita del proprio sito internet (www.agavebovalino.it) che vuole essere” laboratorio di idee e fucina di iniziative” che hanno lo scopo di avvicinare sempre più il cittadino alle istituzioni. Per completare lo scenario politico, si evidenzia anche la presenza del movimento politico-culturale “Nuova Calabria”, i cui contenuti sociali, politici e culturali sono già noti da tempo in quanto, con una numerosa serie di convegni e conferenze a tema, hanno trattato le svariate problematiche che affliggono oramai da tempo il territorio ed il tessuto sociale della fascia Jonica reggina.
All’orizzonte, ad oggi, non si intravede altro che possa essere degno di nota, pertanto in conclusione, è auspicabile che in futuro ci sia un dialogo continuo e costante tra cittadini ed amministratori per favorire un approccio alla politica che consenta dal “basso” lo sviluppo delle buone pratiche di governo, le parole chiave devono essere per tutti, “territorio, servizi, comunità, partecipazione, sviluppo, legalità e trasparenza”; sono proprio questi termini i pilastri di un corretto pensiero politico e culturale che possono e devono condurre Bovalino verso la definitiva uscita dal tunnel in cui è stato cacciato …suo malgrado !.
(di Pasquale Rosaci)