E’ stato un tuffo nella storia risorgimentale d’Italia che ha fatto palpitare i cuori di tutti i presenti! Infatti, è questa l’atmosfera che si respirava ieri sera a Bovalino dove, con inizio alle ore 17.30, ha avuto luogo la cerimonia d’inaugurazione (e scopertura) della statua bronzea raffigurante Gaetano Ruffo, eroe e martire risorgimentale bovalinese che venne fucilato il 2 ottobre 1847 insieme ad altri quattro eroi e martiri del posto: Michele Bello (1822) di Siderno; Pietro Mazzoni (1819) di Roccella Jonica; Rocco Verduci (1824) di Caraffa del Bianco e Domenico Salvadori (822) di Bianco. I cinque giovani, tutti appartenenti a facoltose e benestanti famiglie della locride, si ribellarono al governo borbonico dando seguito al vento che già soffiava da tempo in tutta Europa, portando avanti le idee liberali e patriottiche che li ispirava, idee cui aderirono anche molti esponenti del clero che parteciparono al grido di Libertà, Costituzione e Indipendenza sociale. Essi, una volta fronteggiato il moto insurrezionale, e dopo essere stati scoperti, furono fatti prima prigionieri e poi -in tutta fretta- giustiziati, ed i loro corpi gettati in segno di disprezzo nella fossa comune detta “La Lupa”, che si trovava nelle immediate vicinanze di Gerace.

La cerimonia, moderata brillantemente dall’Assessore alla Cultura, Pasquale Blefari, coadiuvato dal Presidente del Consiglio Comunale, Filippo Muistano, è stata molto partecipata ed ha avuto luogo all’interno cella Casa Comunale articolata in due distinti momenti: il primo, con la scopertura e la presentazione alle Autorità ed al numeroso pubblico presente della statua bronzea realizzata dal Maestro scultore Rosario La Seta, ed il secondo, all’interno dell’Aula Consiliare dove si è tenuto un incontro sul tema ed è stato svelato, alla fine del dibattito, un basso rilievo bronzeo raffigurante i “5 martiri di Gerace”. Ricordiamo che la statua è stata commissionata e donata al Comune di Bovalino dall’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano (I.S.R.I.)-Sez. di Reggio Calabria, presente con il suo Presidente l’Ing. Pino Macrì.

Erano presenti alla manifestazione diverse autorità, in particolare per quelle civili: il Vice Prefetto Vicario di Reggio Calabria, Maria Stefania Caracciolo; il Sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano presente con tutto il Consiglio Comunale; i Sindaci di Siderno, Mariateresa Fragomeni; di San Luca, Bruno Bartolo; di San Giovanni di Gerace, Giovanni Antonio Pittari; il Vice Sindaco di Casignana, Franco Crinò e la sub commissaria di Bianco, Scordo. Per quelle militari: i rappresentanti della locale Stazione Carabinieri ed un Ufficiale della Compagnia Carabinieri di Locri, oltre a quelli della locale caserma della Guardia Costiera. Presenti anche i rappresentanti delle varie associazioni d’arma e combattentistiche come Cosimo Sframeli, Presidente Regionale dell’Associazione Nazionale “Nastro Verde” (decorati di medaglia d’oro Mauriziana) e Palumbo per l’Associazione locale dei Carabinieri. Religiose: Don Luigi De Franceschi, parroco della chiesa San Nicola di Bari, che ha impartito la benedizione della statua. Per quanto riguarda la famiglia Ruffo erano presenti i pronipoti Fabrizio ed Enrica Ruffo, altri come i fratelli Gaetano e Ferdinando Ruffo non hanno potuto presenziare perché trattenuti da altri importanti impegni nei rispettivi luoghi di residenza. Inoltre, in prima fila, oltre allo scultore ed autore dell’opera Rosario La Seta, c’era anche il Dottore Gianfranco Solferino, storico e critico d’arte e l’Ing, Pino Macrì, storico e Presidente I.S.R.I. (Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano) sezione di Reggio Calabria.

“L’emozione e l’orgoglio non pervade solo il mio animo -ha detto il Sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano- ma sono certo, anche quello di tutti i bovalinesi che potranno così rendere omaggio ad un loro illustre ed eroe concittadino che proprio nel giorno del suo bicentenario dalla nascita si svela nella sua Bovalino. Il nostro -ha proseguito il Sindaco- è un paese che ha intrapreso da oltre 5 anni un percorso che passa inevitabilmente per la cultura, la scoperta e la valorizzazione dei suoi tanti figli illustri, tra questi c’è la figura di Gaetano Ruffo, eroe e martire bovalinese che insieme agli altri quattro martiri ed eroi risorgimentali hanno sacrificato la propria vita per il conseguimento della libertà e l’indipendenza del popolo italiano. Il loro massimo impegno nella lotta per perseguire questi obiettivi, oggi potremmo dire che rappresentano la speranza ed il coraggio di agire che ognuno di noi deve mettere in atto per raggiungere quel bene comune da tutti auspicato, anche perchè è proprio questa la sfida dei nostri tempi. L’opera, per il momento sosterà ancora all’interno del Comune, ma la sua destinazione finale sarà Piazza Gaetano Ruffo, una piazza in fase di profonda riqualificazione che è circondata da palazzi storici al cui centro, centinaia di anni fa, sorgeva la famosa “Torre Scinosa”, una torre dalla grande funzione strategica ed i cui resti, già scoperti, saranno presto visibili alla cittadinanza ed ai tanti turisti che senz’altro verranno a visitarla. Siamo fieri ed orgogliosi di aver vissuto una giornata tanto attesa e memorabile come questa, e siamo altrettanto certi che tutti i bovalinesi sapranno apprezzare e valorizzare queste figure che oltre a rappresentare un patrimonio storico ed umano inestimabile saranno anche di esempio per le future generazioni”

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