Sarà il primo evento che si terrà nella rinnovata Piazza Gaetano Ruffo, piazza che ha riportato alla luce le fondamenta della “Torre Scinosa” (struttura di avvistamento edificata nel 1605 ed abbattuta nel 1912 dalla stupidità umana).

Si svolgerà domenica 30 giugno 2024, a partire dalle 19.00, in Piazza Ruffo, a Bovalino, la cerimonia di premiazione del Premio Letterario “Mario La Cava” VII edizione, promosso e organizzato dal Comune di Bovalino, in collaborazione con il Caffè Letterario “Mario La Cava”, che vede in finale “Dove non mi hai portata” di Maria Grazia Calandrone (Einaudi), “La ricreazione è finita” di Dario Ferrari (Sellerio), “Villa del seminario” di Sacha Naspini (E/O). Tra le tre opere, la giuria -composta da Mimmo Gangemi, scrittore e giornalista, Raffaele Nigro, scrittore e saggista, Gabriele Pedullà, scrittore e critico letterario, Mirella Serri, saggista e giornalista, Domenico Calabria, Presidente del Caffè Letterario “Mario La Cava” – designerà la vincitrice.

Nelle precedenti edizioni il premio ha visto vincitori Claudio Magris, Maria Pia Ammirati, Nadia Terranova, Donatella Di Pietrantonio, Alessandro Zaccuri e Gian Marco Griffi.

Alla serata, condotta dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino, interverranno il sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano, l’On.le Giusi Princi, europarlamentare e vicepresidente della Giunta Regionale Calabria, e il giornalista, scrittore e conduttore radiofonico e televisivo Tommaso Labate, Dialogheranno con gli Autori il presidente del Caffè Letterario “Mario La Cava” Domenico Calabria e i giornalisti Jacopo Giuca e Mariateresa Ripolo.

Per l’edizione 2024 il Premio “Mario La Cava” omaggia Rocco Carbone, scrittore calabrese che ha contribuito a innovare la letteratura contemporanea. Interverrà Luigi Franco, direttore editoriale della Rubbettino, casa editrice che ha meritoriamente scelto di ripubblicare le sue opere.

Il premio speciale “La melagrana”, in precedenza assegnato a Raffaele Nigro, Raffaele La Capria, Walter Pedullà, Piero Bevilacqua, Luigi Maria Lombardi Satriani e Massimo Onofri, quest’anno sarà assegnato a Salvatore Silvano Nigro, filologo, critico letterario, docente universitario autore di saggi sulla novellistica del Quattrocento, sulla scrittura diaristica di Pontormo, sulla cultura barocca, su Manzoni, Soldati, Bassani, Tomasi di Lampedusa, Sciascia, Manganelli, Camilleri, tradotti in varie lingue.