Si è svolta lunedì scorso 12/08/2024, con inizio alle ore 21, la tanto attesa serata conclusiva della manifestazione intitolata “Bovalinese, ieri, oggi e domani…#che bella storia”, un evento amarcord che è servito a celebrare, esattamente dopo 50 anni,  la finale di Coppa Italia Dilettanti disputata dalla Bovalinese a Montecatini Terme il 29/06/1074; finale che gli amaranto dell’allora presidente Bruno Aguì e del tecnico magiaro Mihaly Voros, persero con il risultato di 1-0 senza però sfigurare…anzi tutt’altro. Mihaly Voros, era un tecnico di nazionalità ungherese che in occasione di una partita della nazionale magiara in Italia si rifiutò di rientrare in Patria preferendo rimanere per il resto della sua vita nel bel paese, esattamente a Bari.

Ad organizzare l’evento ci ha pensato, come spesso accade quando si parla di Bovalinese, la Fondazione “Ciccio Marzano”  diretta dal figlio Vincenzo, responsabile anche del sodalizio teatrale “Gruppo Spontaneo”. Per mettere su l’evento, Marzano, si è avvalso del prezioso materiale fotografico e documentale messo a disposizione dalle famiglie Pipicella, Marra, Racco e del Dr. De Sandro. La mostra fotografica è rimasta aperta al pubblico dal 26 luglio fino al 12 agosto 2024, giorno della chiusura ufficiale della manifestazione.

Tanti gli ex calciatori presenti per l’occasione che si sono incontrati, tra baci ed abbracci, all’interno del Palazzo Comunale dov’era allestita la mostra e dove è stato consumato un sobrio rinfresco con brindisi finale nel ricordo anche di chi non c’è più. Ospite d’eccezione Totò Logozzo (classe 1954), mitico giocatore di Gioiosa Jonica (Rc), con trascorsi in Serie A (126 presenze), serie B (205 presenze) e serie C (36). Tra le squadre in cui ha militato: Bologna, Ascoli, Cagliari, Hellas Verona, Cagliari, Avellino, Sampdoria, Catanzaro e Acireale. Con lui erano presenti alcuni degli artefici di quella splendida cavalcata in Coppa Italia 1974: Vito doria,  Franco Vottari, Eugenio Porcella, Alessandro Autelitano, Pino  Spanò,  Carmelo Tuscano,  Mimmo Canturi (assente), Pantaleone Barberi, Corrado Arona (assente), Peppe Sollazzo (deceduto), Gigi Frascà (deceduto), Mario Spezzano, Filippo Serranò, Raffaele Agresta,  Peppe Pugliese (deceduto), Carmelo Caridi (assente), Rocco Sacco, Nino Praticò.

Particolarmente toccanti i messaggi fatti recapitare dall’allora presidente Aguì, oggi a Palma de Maiorca, che ha voluto tracciare ed elogiare le gesta di quel meraviglioso gruppo e quello di alcuni indimenticati dirigenti come il medico Zinghinì e il Dottore Franco De Domenico, una simbiosi tra società, squadra e staff tecnico che ha prodotto ottimi risultati culminati, appunto, con la finale di Coppa Italia Dilettanti disputata in terra toscana. A leggere il messaggio, con la solita bravura teatrale e poetica, Giovanni Ruffo. Non meno performante l’intervento di Nino Racco, poliedrico artista bovalinese che non necessita certamente di presentazioni, tant’è che la sua fama ha varcato già da tempo i confini regionali espandendosi fino a livello nazionale. La sua è stata un’interpretazione quasi strappalacrime, una rincorsa di dati, aneddoti, eventi ed emozioni che tutti i presenti hanno potuto vivere e toccare quasi con mano.

La verve giornalistica e sportiva di Pietro Melia (giornalista Rai per la Calabria) e Tonino Raffa (storico conduttore per il sud delle cronache sportive legate alla trasmissione 90° minuto), ha fatto il resto. Aneddoti, racconti ed emozioni vissute in quegli anni hanno tenuta alta l’attenzione del pubblico che, alla fine, non ha potuto fare altro che tributare un caloroso e fragoroso applauso a tutti i presenti. Ma nel frattempo si è provveduto a chiamare uno ad uno i protagonisti della serata cui è stata consegnata come ricordo una maglia amaranto personalizzata con il proprio cognome. Oltre a questo c’è stato l’intrattenimento musicale mediante l’esibizione delle scuole di ballo/danza: New Fitness di Renata Galea, Paso Adelante di Mariachiara Cartisano e ABC di Domenic Scaglione. Clou della serata la presentazione della squadra dell’Asd bovalinese 1911 che a breve si presenterà ai nastri di partenza del campionato regionale di Promozione.

In conclusione si è trattato di un evento sicuramente dal sapore sportivo, ma che ha avuto al suo interno anche una grossa carica di umanità e solidarietà umana…quella che forse manca un po’ troppo oggi.

Pasquale Rosaci