I danni inferti da questa sospensione forzata della normale vita sociale saranno enormi. Dobbiamo considerare nuove forme di solidarietà e vicinanza per mantenere vivo il tessuto relazionale, così come il senso di appartenenza, riuscendo a combattere il rischio di isolamento e demotivazione. E’ necessario ripensare il sociale in DIGITALE. Fortunatamente, in tempo di quarantena la tecnologia arriva in aiuto, per quanto possibile, dei ragazzi disabili che, a causa dell’emergenza coronavirus, hanno momentaneamente dovuto rinunciare alla proprie routine con gli educatori, allenatori e assistenti sociosanitari.
Per tale motivo, con la preziosa collaborazione della Consulta delle Associazioni e dell’Amministrazione Comunale, proponiamo il progetto a distanza “RipartiAMO…ma in digitale”, pensato per non lasciare soli i ragazzi diversamente abili e le loro famiglie. Le stesse famiglie che si trovano a dover gestire una situazione allarmante, in cui sono venute meno le dinamiche organizzative, le routine, e le attività a cui i propri figli erano abituati. Tutto ciò, per un ragazzo che non possiede le competenze cognitive atte a comprendere il perché di questa vera e propria “reclusione”, si trasforma in un disorientamento generale. Il progetto rappresenta una proposta di intervento per tutte le associazioni che lavorano con bambini, ragazzi e giovani adulti diversamente abili.
L’idea di questa iniziativa nasce per riuscire ad evitare l’isolamento sociale, mantenendo vive le relazioni e le condivisioni delle passioni comuni, ma anche arginare il disorientamento causato dalla brusca interruzione delle attività ludico-ricreative e artistiche-sportive. In questo modo, si potrà assicurare la continuità degli stimoli e apprendimenti relativi ad ogni disciplina, supportando le famiglie nella gestione dei propri figli in questa situazione di emergenza. Nello specifico, si tratterà di creare delle lezioni, allenamenti e intrattenimenti virtuali, assicurando a tutti la partecipazione alle attiva ludico- ricreative, artistiche e sportive in simultanea, utilizzando le varie piattaforme gratuite per le video conferenze (zoom, Google hangouts, Roundee, Jitsi ecc.). Risulterà molto importante garantire la continuità, in termini di tempo e cadenza giornaliera, delle attività e allenamenti, permettendo di indossare e utilizzare strumenti e indumenti appositi.
L’idea di una solidarietà sociale e digitale alla base di questo progetto, pensato per le attività sportive, artistiche e socio-educative di bambini, ragazzi e giovani adulti diversamente abili, può essere arricchita ed estesa alle esigenze dell’utenza di ogni singola associazione.
Lavorare in collaborazione, creando una solida rete sociale, costituisce per ogni comunità una grande fonte di ricchezza, ancor più in uno stato di emergenza come quello che stiamo vivendo. Prendendo spunto dalle parole di Papa Francesco, anche questa situazione drammatica ci insegna che siamo tutti unici e indispensabili nelle nostre fragilità, tutti sulla stessa barca, utili gli uni agli altri remando insieme nella stessa direzione.
Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, dott.ssa Francesca Racco
Il Garante per la Persona Disabile, dott.ssa Maria Rita Canova
(Pasquale Rosaci)