Non è la prima volta che si parla, a Bovalino, del progetto per la realizzazione di un “porto turistico”. Infatti sono stati numerosi gli studi effettuati negli anni passati sia sui fondali, attraverso le analisi granulometriche (chiamate anche analisi della tessitura del suolo o analisi della dimensione delle particelle che costituiscono un suolo o sottosuolo), che  intorno all’area dove dovrebbe sorgere, in futuro, il porto turistico (torrente Malachia e area prospicente lo stabilimento di Bricà di cui si prevedeva una riconversione sia ai fini del rimessaggio che delle opere cantieristiche). Si tratta, in realtà, di un’opera che ha suscitato sempre l’interesse delle Istituzioni, sia regionali che provinciali, ma anche di quelle comunali che ne hanno proposto più volte la fattibilità e la realizzazione. In proposito è utile ricordare che nel 2011 l’idea progettuale era stata inserita anche e a pieno titolo all’interno del “Masterplain regionale”, studiato ed ideato per lo sviluppo della portualità calabrese ed era, di conseguenza, presente nell’ambito degli interventi da sviluppare e portare a compimento.

Ora, a distanza di oltre un decennio e dopo il perdurare di una situazione di stallo (dovuta probabilmente alla grave crisi economica del Paese), si ritorna a parlare di porto turistico e di progettualità per lo sviluppo e la crescita del territorio e, quindi, dell’economia bovalinese. Stavolta il merito va ascritto alla neonata Associazione denominata “Andiamoinporto”, una creatura associativa nata dalla volontà e dalle idee di un gruppo di quattro soci fondatori: Roberto Versace, presidente, Maurizio Viccari, vice presidente e tesoriere, Massimiliano Guidace, segretario e Giuseppe Serranò. L’obiettivo dichiarato è quello di promuovere la costruzione di un porto turistico che faccia da volano per l’intero comparto economico-finanziario del territorio, come avvenuto per altre realtà calabresi e nazionali.

La presentazione dell’Associazione “Andiamoinporto” si è svolta il giorno della vigilia di Natale, quindi giorno 24 dicembre alle ore 10, presso i locali di un noto esercizio commerciale di Bovalino.

Il messaggio lanciato all’unisono è stato questo: “Le porte sono aperte per chiunque abbia voglia di contribuire con idee e progetti per creare un confronto dialettico e propositivo tra i cittadini e in collaborazione con le istituzioni. L’idea principale è quella di dare un utile contributo al fine di creare un punto di riferimento localizzato su Bovalino capace di attrarre un maggiore flusso di turismo sul territorio. I soci hanno già avuto la possibilità di confrontarsi con l’amministrazione comunale bovalinese, guidata dal sindaco Vincenzo Maesano, approfondendo diversi aspetti e richiamando l’attenzione sulla necessità di non lasciarsi sfuggire delle risorse che sono disponibili in questo momento storico”

Confermata da tutti i soci la tesi che il posto migliore per realizzare l’opera è quella prospicente l’ex Afor, un’area che si presta bene alle necessità ed allo sviluppo ingegneristico del porto.

Interessante, prima della conclusione dell’incontro, la dichiarazione unanime dei soci fondatori: “Non intendiamo sostituirci agli amministratori ma essere di supporto con le nostre competenze professionali e personali. Il nostro vuole essere soltanto un contributo propositivo e fattivo per dare attuazione ad un progetto che in passato è stato discusso anche a livello politico-amministrativo e sul quale si può puntare per creare un indotto importante per la crescita consistente della città”

Pasquale Rosaci