L’attacco becero, gratuito e con fini politici dei giorni scorsi, non scalfisce l’ impegno a fianco di chi soffre. E’ vero, siamo ancora abbastanza lontani dalle elezioni comunali (forse più di un anno), ma già l’atmosfera ch si respira in paese è piuttosto pesante ed ha già dato alla testa a più di qualcuno; a dire la verità non tanto a chi pensa di correre in prima persona per la conquista della poltrona di Sindaco, Assessore o semplice Consigliere, ma a chi cerca in tutti i modi di aggrapparsi ad un ramo dell’albero per non cadere, continuando così a coltivare i propri personali interessi. Per costui, tutto sommato, non ha importanza il colore politico della tessera o l’appartenenza a liste e/o movimenti civici anche di diverso credo socio-culturale, in questo caso destra, centro o sinistra pari sono. D’altronde, in un periodo così buio dove sono rimasti davvero pochi i valori sociali e storico-culturali da difendere, appare del tutto fuori luogo e senza senso dar vita ad attacchi personali che nulla hanno a che vedere con la politica e con la gestione amministrativa di un paese. Il fatto grave, reso ancor più grave è che nessuno ha ritenuto doveroso ed opportuno di porre rimedio ad uno “sproloquio” contenuto in una nota (definirlo “articolo” è forse troppo !) pubblicata su un sito online locale dove si è manifestata, con accanimento fuori dal normale, la propria incapacità nell’esprimere in maniera compiuta ed obiettiva i fatti riportati all’attenzione del lettore (per tale motivo, è apparsa “inusuale” ed “inopportuna” la citazione nominativa di persone che nulla hanno a che fare con il contesto degli eventi descritti, arrivando a scomodare anche la figura del caro Presidente Sandro Pertini). L’unica certezza consiste nel fatto che si è voluto, gratuitamente, attaccare quel poco di “sociale” e di “cultura” che si stà riuscendo a realizzare con grandi sacrifici in un territorio particolarmente difficile come quello bovalinese. Quanto accaduto, anche se non desta preoccupazione dal punto di vista mediatico grazie alla visibilità poco rilevante ottenuta dal messaggio, preoccupa maggiormente per quanto riguarda i risvolti comportamentali che si possono generare tra chi ha il compito di gestire in questo momento l’attività amministrativa (Commissari prefettizi) ed il resto del paese. D’altronde, l’accusa velata rivolta ai Commissari <<di essere accondiscendenti solo con alcuni a svantaggio di altri>>, non può passare inosservata. Ma come se ciò non bastasse, si è voluto puntare il dito anche verso le Associazioni di volontariato (una in particolare Auser “Noi ci siamo”), colpevoli di proporre “con insistenza” programmi e progetti di pubblica utilità (domanda: può essere mai considerata una colpa volere il miglioramento qualitativo della vita nel proprio paese ?) e, per ultimi, vengono citati anche i movimenti politico-culturali, uno in particolare Agave, reo di fare politica attiva in previsione futura ma, a tal proposito un’altra domanda sorge spontanea come diceva il buon Antonio Lubrano: e cosa dovrebbe mai fare un movimento politico-culturale se non politica ?. D’altro canto, se l’attività propositiva e quella di vigilanza nella gestione del bene comune è “latente”, la colpa non può essere addossata a chi invece cerca di collaborare per risolvere almeno in parte alcuni dei problemi più urgenti. Tornando brevemente alle Associazioni di volontariato ed all’Auser “Noi ci siamo”, appare giusto il comprensivo rammarico espresso dal suo Presidente Avv. Paolo Graziano che ha voluto chiarire: <<il gruppo si distingue ed opera da sempre sul territorio in maniera concreta e tangibile, con attività legate soprattutto al sociale, alla beneficienza ed all’aiuto delle persone più deboli e più povere (anziani e bambini su tutti). Il 2015 si è chiuso con un recital intitolato “Canto di Natale”, tratto dall’opera omonima di Charles Dickens. A questa è seguita subito dopo un’altra manifestazione denominata “Uniti per aiutare”, che si è svolta in collaborazione con altre tre associazioni (Accademia Musicale A B C – Hospitalitè – Bovalino Calcio a cinque), finalizzata alla raccolta di fondi per l’acquisto di n. 2 defibrillatori>>. Altra accusa che il Presidente di Auser rimanda al mittente è quella di aver fatto quasi volantinaggio porta a porta all’interno del Comune per crearsi una visibilità particolare con scopi esclusivamente politici, l’Avv. Graziano ha precisato: <<Auser è una associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società. La proposta associativa è rivolta in maniera prioritaria agli anziani, ma è aperta alle relazioni di dialogo tra generazioni, nazionalità e culture diverse. Auser è un’associazione per la quale la persona è protagonista e risorsa per sé e per gli altri in tutte le età”>> e, pertanto non fa politica. Con questi nuovi sviluppi sulla vicenda, appare quantomeno avventata l’idea dei giorni scorsi di affidarsi al social network per divulgare una nota dai contenuti contorti e poco chiari. Questa volta si che la “tristezza”, già chiamata in causa, ha motivo di diffondersi perchè se il modo di fare politica è questo becero tentativo di rappresentarla, stravolgendo la verità e accusando a destra e a manca allora l’interlocutore ha ragione…è giusto essere tristi !.
Pasquale Rosaci