Pasquale Rosaci, collaboratore di Costajonicaweb.it, intervista Francesco Gangemi, leader di “Impegno e Partecipazione”, Gruppo di opposizione nell’Amministrazione del Comune di Bovalino (Rc).
D. In questi due anni di mandato consiliare la disputa più accesa si è avuta in occasione della “dichiarazione di dissesto”:…siete ancora convinti del fatto che averlo dichiarato sia stato un grave errore?
R. Sì, certo! Siamo ancora convinti che il dissesto doveva essere evitato. In questa direzione, peraltro, si è mossa qualche grande città (Napoli, ad esempio) che ha fatto di tutto per evitarlo. A Reggio Calabria, per fare un esempio vicino a noi, si è addirittura registrata la convergenza tra maggioranza ed opposizione, le quali sinergicamente hanno lavorato per scongiurarlo. Se il fallimento rappresentava la soluzione migliore perché le grandi città avrebbero tentato in tutti i modi di evitarlo?
D. Oggi, soprattutto in politica, si fa un uso eccessivo della parola “cambiamento”:…alla luce di quanto fatto finora dall’amministrazione pensate che ci sia stata davvero una svolta nel modo di governare il paese?
R. Riconosciamo tanta buona volontà all’attuale amministrazione, ma non possiamo non vedere i difetti, primo fra tutti una chiusura eccessiva che si è tradotta nell’incapacità di dare ascolto alle opinioni e ai suggerimenti altrui. Questo atteggiamento, spesso, ha indotto in errore i nostri amministratori. Il fatto che nella maggioranza figurino tanti avvocati per un verso può essere vantaggioso, ma è importante garantire la necessaria incisività all’azione amministrativa agendo anche su altri versanti. In tutta onestà, anche a causa del dissesto, l’azione amministrativa appare lenta e poco efficace.
D. Il servizio generale di pulizia più che la raccolta dei rifiuti “porta a porta”, lascia molto a desiderare:…oltre all’applicazione delle penali previste dal capitolato d’appalto come si dovrebbe agire per obbligare la ditta a fornire un servizio più efficiente?
R. E’ vero! Il servizio di pulizia lascia molto a desiderare. Occorre fermezza nei riguardi della società concessionaria, nel caso specifico “Locride Ambiente”, la quale fa fronte solo a una parte – e male – degli obblighi contrattualmente assunti. Non si può rimanere inermi davanti a tutto questo: occorre agire con tutti gli strumenti giuridici a disposizione.
D. A breve prenderanno il via diversi lavori di manutenzione e/o di rifacimento; lavori che dovrebbero cambiare il volto del paese:…pensate che si sarebbe potuto fare di più? e se si, verso quale ambito si sarebbe dovuto indirizzare l’azione amministrativa?
R. I lavori infrastrutturali, finanziati con fondi ministeriali, rappresentano una risorsa imprescindibile per Bovalino e per questo ci auguriamo che al più presto possano iniziare per porre rimedio al degrado che ci circonda. A parte la burocrazia, che spesso rallenta in modo considerevole la macchina amministrativa, riteniamo che qualche tentennamento di troppo, almeno nella fase iniziale, ha rallentato il percorso di assegnazione degli incarichi. Molti dei quali, infatti, sono stati conferiti in “zona cesarini”, vale a dire pochi giorni prima delle scadenze previste dai bandi. Tutto ciò ha costretto i professionisti assegnatari degli incarichi a lavorare contro il tempo per la consegna degli elaborati nei termini stabiliti. Tuttavia, per il bene del paese, siamo pronti a collaborare con l’amministrazione per dare maggiore incisività alla fase di esecuzione dei lavori.
D. In consiglio avete sempre operato con senso di grande responsabilità mantenendo un profilo basso rispetto all’altro gruppo di minoranza (Nuova Calabria) che è ancora sull’aventino: …in che cosa vi differenziate da loro? e soprattutto, siete soddisfatti del vostro operato?
R. Se per profilo basso intende rispetto dell’avversario politico e toni moderati, sono d’accordo con Lei, anche se non sono mancati i momenti di contrasto acceso, come nel caso del dissesto. Se per profilo basso intende mancanza di contrasto all’azione amministrativa non mi trova d’accordo. In questi mesi non abbiamo fatto sconti, ma questo non ci ha impedito di apprezzare quanto di buono è stato fatto. Chi conosce nel dettaglio le dinamiche consiliari non pensa che l’azione della minoranza sia inefficace, tutt’altro. Infatti, l’opposizione ha contrastato la maggioranza su moltissime tematiche: dissesto, depurazione, strade e viabilità, pulizia delle spiagge, raccolta differenziata, utilizzo di immobili privati senza regolare contratto, discarica di Scinà, ecc.. Siamo soddisfatti del lavoro svolto sino ad ora e credo che continueremo in questa direzione.
I rapporti con “Nuova Calabria” si sono incrinati poiché non abbiamo condiviso la loro scelta di non partecipare alle riunioni del Consiglio comunale. Sul piano dell’analisi dei problemi del paese, invece, vi era una certa identità di vedute. Molte decisioni della maggioranza sono state infatti contestate congiuntamente dai due gruppi di opposizione. Ma noi ritenevamo, e riteniamo, sbagliata ed eccessiva la scelta di disertare le sedute del Consiglio. Non le nascondo, inoltre, che non abbiamo neppure gradito il modo in cui è stata condotta la conferenza stampa organizzata da Nuova Calabria a fine marzo 2019, che ci ha ferito sul piano personale, oltre che politico.
D. Nell’ultima seduta di Consiglio Lei ha definito il DUP (Documento Unico di Programmazione) “molto fantasioso”: …da cosa nasce questa sua affermazione?
R. Intendevo utopistico, soprattutto per ciò che concerne le previsioni di entrata per gli anni futuri. A mio giudizio quanto riportato nel documento stride fortemente con la realtà di Bovalino. Purtroppo il paese versa in condizioni precarie, anche se è giusto riconoscere che la situazione era già grave al momento dell’insediamento dell’attuale amministrazione. Occorre, tuttavia, porre rimedio con urgenza al problema delle strade dissestate, in alcuni tratti addirittura impercorribili; alla viabilità, che risulta caotica; e alla raccolta differenziata, la quale funziona a singhiozzo e non completamente (ancora oggi siamo in attesa che venga avviato il servizio degli ingombranti, che doveva partire il 1° giugno).
Durante la seduta consiliare ho esternato il mio disappunto – e anche un po’ di invidia – nel registrare i progressi dei paesi vicini che un tempo erano anni luce dietro Bovalino sotto il profilo socioeconomico, culturale e sportivo.
Il bilancio previsionale adottato, inoltre, con tutte le ristrettezze che si applicano ad un Comune dissestato, non è assolutamente in grado di supportare quanto previsto nella programmazione triennale.
D. La comunicazione in questo periodo è un fattore quasi determinante per il successo, e certamente lo è stato due anni fa anche per “Agave” in campagna elettorale:…in proposito qual è il vostro pensiero?
R.Non sono molto d’accordo sul fatto che la comunicazione politica si incentri quasi esclusivamente sui social, che pure hanno una certa rilevanza. Continuo a pensare che il rapporto con la gente, la coerenza, la moderazione e, soprattutto, la concretezza del lavoro costituiscano, alla lunga, i mezzi di comunicazione più efficaci. I social sono importanti durante la campagna elettorale, ma una volta finita, le promesse e i proclami servono a poco: la gente guarda i risultati conseguiti, la capacità di risolvere celermente i problemi e non altro.
D. La problematica “stadio”, risolta solo parzialmente, è un forte handicap per tutto l’ambiente sportivo bovalinese:…perché non si riesce a sbloccare la situazione? Voi cosa proponete in merito?
R. Sì, è vero, lo stadio è un grosso problema, per la società e la tifoseria. Su questa triste vicenda s’intrecciano diverse responsabilità, passate e presenti. Per giungere a una soluzione esaustiva è necessario il supporto di un tecnico altamente qualificato in grado di pianificare i giusti interventi. Noi disponevamo di questa figura nella persona dell’ing. Ovidio Italiano, il quale aveva ed ha chiari i passaggi da compiere per giungere, in tempi ragionevoli, alla soluzione del problema.
D. In questi due anni di mandato consiliare qual è stata la cosa che vi ha lasciato di più l’amaro in bocca,e perché?
R. Senza alcun dubbio la dichiarazione di dissesto e, soprattutto, il modo in cui si è arrivati a quella decisione. Ricordo ancora la riunione dei capigruppo. In quella circostanza gli esponenti della maggioranza, dopo essersi dilungati su altre problematiche di minore importanza, come ultimo punto ci notificarono la proposta di delibera del dissesto da inserire nel successivo Consiglio comunale. Mai prima di allora un cenno, un incontro, un confronto. Anche per questo riteniamo che non è stato fatto tutto il possibile per evitare quella sciagurata decisione.
D. Prima di concludere l’intervista, c’è qualcosa che vorreste dire o raccomandare al Sindaco ed alla sua Giunta?
R. Come ho detto in precedenza, mi piacerebbe che l’amministrazione si predisponesse maggiormente all’ascolto dei gruppi di opposizione, al fine di creare un clima collaborativo che –nel rispetto dei ruoli– crei le condizioni per lo sviluppo socioeconomico del paese. Ma è necessario anche velocizzare e rendere più incisiva l’azione amministrativa elevando il tasso di competenza in qualche settore strategico.
(intervista di: Pasquale Rosaci – Costajonica Web.it)