Un edificio confiscato qualche anno fa alla criminalità organizzata sarà utilizzato come “Casa della Legalità” a favore di soggetti vulnerabili a rischio.

Un altro importante finanziamento del valore di 985.000,00 euro e del quale si è saputo poco,  si è andato ad aggiungere, lo scorso mese di maggio, ai precedenti 4.625.000,00 già assegnati al Comune di Bovalino per la realizzazione di opere, che nel loro complesso, cambieranno in maniera sostanziale il volto della cittadina jonica reggina. Questo nuovo finanziamento, erogato dal Ministero dell’Interno, rientra nell’ambito degli obiettivi strategici individuati dal “Protocollo d’intesa per la realizzazione di azioni nei settori della Legalità e della Sicurezza, da finanziare con le risorse da attribuire alla Regione Calabria per il ciclo di programmazione 2014/20 e le risorse del PON “Legalità” 2014/20”. In breve, si tratta di interventi per il recupero di strutture già confiscate alla criminalità organizzata esistenti sul territorio della Regione Calabria; il loro utilizzo è destinato ad una fruizione di carattere sociale.  Per tale fine, un’immobile è stato individuato a Bovalino  in Via Padre Costante Dalli Cani, si tratta di una struttura confiscata qualche anno fa e già iscritta nel patrimonio immobiliare dell’Ente. La comunicazione ufficiale dell’ammissione del Comune al finanziamento è avvenuta (maggio 2019) con una nota del Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza nella quale si confermava che l’Autorità di gestione del PON Legalità aveva approvato la graduatoria finale delle opere candidate allo stanziamento dei fondi e, all’interno dei quali, ha trovato utile collocazione l’Ente jonico che aveva avanzato la proposta sotto l’indicazione di: “Struttura e centro servizi per soggetti vulnerabili a rischio devianza – “La casa della Legalità”, per un importo complessivo di € 985.000,00”.

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Finalità della nascente struttura è: la creazione di un centro per l’accoglienza e l’integrazione dei giovani in uscita dai circuiti penali (sulla base di un’intesa con il Ministero della Giustizia o la creazione di una struttura/centro destinato ad accogliere ulteriori fasce deboli della popolazione e dirette ad incidere sul miglioramento delle condizioni generali di vita mirate, soprattutto, all’osservanza della legalità. Ora, dopo la firma della convenzione, è in fase di ultimazione –a cura del Comune-  la stesura del bando che darà il via all’intero iter procedurale per la realizzazione di quest’opera che è molto importante per un territorio dove la percezione della legalità non va oltre una certa soglia di garanzia. All’Ente, in futuro, rimarrà soltanto l’onere e l’impegno di sostenere i costi per la manutenzione e la gestione della struttura stessa per almeno i 5 anni successivi alla conclusione del progetto.

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